Il Polivalente come l’Arizona, la Gioiese si allena nel deserto

Inizia la preparazione sotto le direttive di Fabio Crupi, ma di giocatori esperti, al momento, neanche l'ombra

Lo scenario sembrava quello di un film si Sergio Leone, uno di quei capolavori girati nel deserto dell’Arizona o nelle valli brulle del New Mexico. Mancava solo un sottofondo di forte impatto, come quelli che il maestro Morricone sapeva cucire su misura, capace di suscitare emozioni forti nell’animo di chi ammirava estasiato quelle scene. Questo pomeriggio, però, il vento che alzava la polvere non cullava il viaggio di Clint Eastwood verso una non precisata meta del Colorado, ma accompagnava semplicemente l’avvio della stagione ufficiale di una squadra di calcio, una delle più blasonate del panorama dilettantistico calabrese, ma che negli ultimi anni ha un pò smarrito la strada maestra. La meta, come per Eastwood, rimane imprecisata ed anche oggi la Gioiese è sembrata come dispersa in un deserto dalle sembianze di stadio, che al posto di un prato verde intenso si ritrova tante sterpaglie che, di certo, non agevoleranno alcun tipo di lavoro. Un nugolo di giovani è sceso in campo agli ordini del nuovo allenatore Fabio Crupi, assistito dall’unico reduce dello staff della passata stagione, Pino Spanò e da altri due elementi che non siamo riusciti a riconoscere, in quanto le fonti ufficiali della società viola non hanno mai comunicato ufficialmente, neanche sulla pagina facebook ufficiale, l’elenco del nuovo staff e della nuova dirigenza, che saranno protagonisti del quinto campionato di Promozione della compagine pianigiana, il sesto della gestione Avella. Il massimo esponente del sodalizio metaurino era assente alla prima dei suoi ragazzi, mentre solo due dirigenti, Enzo Colazza e Sabino Russo, hanno fatto gli onori di casa al nuovo gruppo che si è cimentato su un blando lavoro atletico ed un primo, istantaneo, contatto, col pallone. Appare evidente come quello di oggi non possa che essere un-pre raduno della squadra, forse organizzato dall’entourage viola per saggiare le potenzialità dei giovani che potranno comporre l’ossatura della Gioiese 2019/2020. Non può essere altrimenti e non può essere questa la vera prima squadra, anche perché i giocatori e lo staff non indossavano vestiario da allenamento marchiato Gioiese, ma soprattutto perché di “big” in campo neanche l’ombra, con soli tre elementi d’esperienza a disposizione del preparato trainer reggino. Gianluca Mollo, Mammola e l’ottimo Gianluca Vommaro, per il quale sarebbe un gradito ritorno a Gioia Tauro, ma che è reduce da un anno di inattività. A sentir parlare il direttore Colazza, da domani inizieranno ad aggregarsi i “grandi”, ma voci di mercato danno sempre più lontani elementi che parevano avere già la maglia viola addosso. Il difensore Pietro De Masi, ad esempio, pare vicino all’accordo con il Calimera, in Prima Categoria. Mentre su Di Giacomantonio l’interesse del Ravagnese si fa sempre più concreto. Anche Borgese pare oramai lontano da Gioia Tauro, mentre è di oggi la notizia che il forte esterno, classe 2001, Angiolino Luppino sia stato ceduto in prestito al Gioiosa Jonica, dove ritroverà Rocco Artuso. Praticamente uno degli under più forti, in prospettiva, viene mandato a fare “esperienza” in una società che disputa lo stesso campionato? Evidentemente o le logiche del calcio sono cambiate o il sodalizio viola ha in casa altri under già pronti ed altrettanto forti, che possano rinforzare il roster di mister Crupi, per il quale il lavoro non sarà certamente dei più agevoli.

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