La Gioiese distratta da incognite e mercato

Ancora nessuna presentazione ufficiale, mentre si fa insistente la voce della nascita di un altra squadra

Agosto, si sa, è il mese del calciomercato; il mese dei sogni dei tifosi, delle aspettative delle società, delle ambizioni di presidenti ed allenatori. L’anticamera della stagione agonistica vera e propria, condita come sempre da presentazioni in pompa magna, velleità di vittoria o profili bassi. E mentre tutti i vari sodalizi del dilettantismo calabrese stanno pian pianino scaldando i motori, presentando ufficialmente allenatori e giocatori, a Gioia Tauro sembra essersi orientati verso il low profile, con un preoccupante velo silenzioso, calato sul primo club cittadino. Di certo, c’è che il neo asset dirigenziale, coadiuvato dal direttore generale Enzo Colazza, da oltre dieci giorni, contatta e riceve giocatori in un ufficio situato sulla centralissima Via Roma. Detto nei giorni scorsi dei vari gioiesi che si sono accasati altrove (per ultimo il roccioso difensore Pasquale Saccà, che ha firmato per l’ambizioso Locri), le mire dell’entourage pianigiano sono finite su elementi di comprovata esperienza che, se ingaggiati, potrebbero dare una buona ossatura alla squadra. Sembra che tra i pochi riconfermati della passata stagione, oltre alla quasi totalità degli under, possano esserci i difensori De Masi e Borgese, due colonne nello scacchiere dell’ex tecnico Nocera. A loro, potrebbero aggiungersi i centrali difensivi Di Giacomantonio e Ielo, le cui trattative sono in fase avanzata. Dalla Scillese, invece, potrebbero arrivare due colored che si sono messi in mostra in Prima Categoria, ovvero Kamara e Kebe, quest’ultimo è un mediano ambito da parecchi club di Eccellenza ed uno di Serie D. A centrocampo ed in attacco, però, si potrebbe viaggiare a ritmo di tango, con tre possibili innesti provenienti dall’Argentina. Infine, nelle prossime ore, il navigato gruppo dirigenziale si potrebbe incontrare nuovamente con l’ex portiere di Gioia Tauro, Palmese, Castrovillari e Bocale, Carmine Caputo, che, qualora accettasse, la proposta andrebbe a blindare la difesa di mister Fabio Crupi. Al momento tutte ipotesi, condite dal condizionale, in quanto dalla pagina ufficiale della Gioiese Football Club non s’intravedono comunicati o foto di presentazioni, ne del tecnico Crupi, tantomeno di giocatori. Evidentemente le ultime voci che si fanno sempre più insistenti in città, riguardo la nscita di una nuova compagine, hanno distratto le strategie comunicative del presidente Avella, il quale ha provveduto, però, nella serata di mercoledì, ad augurare un “in bocca al lupo” ad una squadra che (secondo l’indiscrezione lanciata dai colleghi di rcsport.it) starebbe per nascere in Città, rilevando un logo storico. «Da qualche giorno circola la voce in città della nascita di una nuova società che potrebbe riprendere un logo storico per la città portuale, ripartendo dalla Terza Categoria. Sarà vero? Il tempo lo dirà (fonte rcsport.it). In bocca al lupo dalla Gioiese per la compagine che sta nascendo». Questo il post pubblicato sulla pagina facebook ufficale del team viola, al quale ha fatto da contraltare un altro nella prima mattinata di giovedì, stavolta sul profilo facebook del patron metaurino: «La Gioiese è unica e ‘sola’ ed appartiene alla città di Gioia Tauro. ForzaViola». Incognite, tante, forse troppe, che certamente non contribuiscono a dipanare i tanti punti interrogativi che, allo stato attuale, tormentano i tifosi di fede viola. In ultimo la questione Stadio Polivalente; Nei giorni scorsi, presso l’aula consiliare del Comune, si è svolta una riunione tra tutte le associaizoni sportive, l’assessore allo sport Rocco Italiano ed altri componenti della giunta. Il fine era quello di percepire i reali bisogni delle varie società che praticano le più svariate attività sportive. Da questo incontro è emersa la possibilità, da parte delle varie squadre che ne faranno richiesta, di poter usufruire dell’impianto di C.da Lacchi, nei vari orari che non sono occupati dalla Gioiese, che, ricordiamo, ha provveduto nei mesi passati a svolgere i lavori di manutenzione che hanno consentito la riapertura dell’unica struttura finora disponibile, in attesa che si possa sbloccare la querelle “C. Giordano”. A quanto pare, già alcune società avrebbero presentato domanda di poter usufruire dell’impianto, che in questi giorni, purtroppo, presenta un manto erboso oramai completamente bruciato, ma che si spera sarà ripristinato a breve.

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