#JamuSudTrek Tilicho Peak: il diario dei trekkers del 24 aprile 2018 [FOTO] [VIDEO]

Si chiude con questa pagina il diario dei trekkers della spedizione 2K18. Nella chiamata via satellite del 23 aprile con la nostra redazione abbiamo ascoltato un Lino Cangemi emozionato ed allo stesso tempo arrabbiato per l’impossibilità a conquistare quella vetta, davvero così vicina. Le condizioni meteo avverse hanno impedito a Lino e Agnese di poter completare la propria missione. Nel video, che di seguito proponiamo, si vede la tormenta che ha colpito il campo base due la sera dell’attacco a Tilicho Peak.

Proprio oggi Lino, prima di scrivere la pagina più bella di questo racconto, ci ha lasciato un video messaggio che riproponiamo.

E adesso, spazio al diario ed alle foto.

Diario dei trekkers di martedì 24 aprile 2018 – 17° giorno

QUESTA MATTINA sveglia presto, dobbiamo scendere dal campo uno al campo base. Siamo stanchi, ma la voglia di ritornare è tanta. Anche questa notte è stata burrascosa e il meteo ci sta facendo sentire tutto il suo affetto. Iniziamo a scendere sapendo che la via da percorrere è lunga e non è facile. Ci diamo il cinque e proseguiamo. Mandano avanti me. Ormai sanno che l’unico modo per farmi passare la delusione è farmi vivere nei miei pensieri in quei verticali che tanto amo.

Dopo un paio d’ore il rampone di Agnese si incastra in una piccola roccia sotto la neve e in una frazione di secondo si ritrova appesa nel vuoto attaccata al suo imbrago. La scena è drammatica, ma le competenze e la calma hanno riportato tutto alla normalità. Anche questo fa parte dell’esperienza in alta quota.

Si riparte, io mi porto qualche ora avanti e mi riposo. Decido di fumare una sigaretta e fare qualche video per le persone care. Riparto. Ci rivediamo tutti al punto prestabilito dove cambiare gli scarponi. Dopo qualche minuto ripartiamo per l’ultima ora di cammino fino al Tilicho Base Camp.

Subito dopo il rito di ringraziamento buddista, ci abbracciamo per aver finito questa disarmante avventura. La nostra guida Pancha, ci informa di un elicottero nella nostra area che deve soccorre un ragazzo israeliano e ci chiede se vogliamo prenderlo per anticipare il rientro su Kathmandu. Io e Agnese non ci siamo nemmeno parlati e abbiamo detto si. Dopo 30 minuti vediamo l’elicottero che fa manovra di atterraggio. Saliamo e via verso la civiltà.

Dopo pochi minuti atterriamo in un villaggio nel cuore dell’Annapurna. Vediamo un giovane uomo palesemente provato. Ripartiamo per Kathmandu e dopo un ora di volo atterriamo e ci troviamo l’ambulanza e rispettivi medici pronti a trasferire il ragazzo in ospedale.

Arriviamo in Hotel, ma non abbiamo abiti. Li abbiamo lasciati a Pokhara, ma non importa. Finalmente possiamo lavarci e bere qualcosa che non sia ghiaccio bollito. Siamo felici. Sentire l’affetto della gente ci ha fatto capire quanto sia bello il bene e l’amore.

Chiudiamo questa spedizione ringraziando tutte le persone che ci sono state vicine ed in modo particolare la redazione di GioiaSport.

Vorremmo dirvi molte cose, montagne di parole, ma non serve. Queste esperienze sono una fonderia per l’anima e per il cuore, dove le emozioni che immergiamo nei giorni vissuti rimarranno indelebili nella vita.

#JamuSudTrek…ci rivediamo nel 2019!

Messaggio ricevuto via Telegram alle ore 20:54 ora italiana del 24/04/2018.

da Milano per GioiaSport, Salvatore Cordiano

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