Rombolà: entro venerdì servono 50.000 euro

L'iscrizione va completata con l'invio della quota, inoltre la dirigenza chiede l'aiuto delle grandi realtà che ruotano intorno al porto

Le riunioni per salvare la squadra di calcio sono divenute, oramai, una tradizione del luglio gioiese. Anche quest’oggi, infatti, i tifosi del sodalizio viola, coordinati dal Team Manager Domenico Bagalà, si sono dati appuntamento allo Stadio Polivalente. Ed all’ombra del Circolo Tennis Marines, i supporters hanno interloquito con il presidente Rombolà ed il vice Calabrò, rientrati alla guida del club metaurino, dopo una parentesi di qualche giorno. Il massimo esponente della società di via Diaz ha, con chiarezza, spiegato l’attuale situazione che vive la prima squadra di Gioia Tauro. «Abbiamo ratificato l’iscrizione on line – afferma Rombolà – il tutto nell’arco di un paio d’ore, dimostrando ancora una volta l’amore verso questa squadra e questa Città. L’iscrizione, però, è avvenuta con una riserva, in quanto è stata inviata tutta la documentazione, ma nella stessa mancano i 50.000 euro da versare (19.000+31.000 di fidejussione). Questa cifrà, più una penale, dovrà essere portata a Roma, presso la L.N.D., entro venerdì prossimo alle ore 14:00, altrimenti la squadra verrà estromessa dalla Serie D 2015/2016». Ma oltre alla prima tranche di danaro che servirà alla prima urgenza, il vice presidente Carmelo Calabrò, puntualizza: «l’importo della sola iscrizione è solo una piccola parte, perché per gestire un campionato del genere servono almeno 350.000 euro. Una cifra che, onestamente, noi non possiamo più sobbarcarci. Non siamo più nelle condizioni di gestire un campionato così oneroso, non possiamo mettere a rischio l’incolumità della nostra azienda». In soldoni, è proprio il caso di dirlo, l’entourage viola cerca un contributo forte, importante, pari ad un importo di almeno 200.000 euro, da parte delle grandi aziende che ruotano intorno al Porto. «Lunedì – continua Rombolà – avremo un incontro col Sindaco alle ore 16:00, lo stesso ci darà delle risposte in merito alle lettere inviate ai grandi operatori commerciali. Ci sono quattro grosse società che possono dare un valido contributo, senza il quale, ribadisco, noi non potremo più andare avanti».

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