CICLISMO – La presentazione del libro “Inseguendo un sogno rosa” di Pasquale Golia

Riceviamo e pubblichiamo:

Il racconto del ciclismo attraverso gli occhi e la penna di un giovane cronista al seguito della “carovana rosa” nei 150 anni dell’Unità d’Italia. E’ quello che il giornalista calabrese Pasquale Golia ha proposto con il suo secondo libro “Inseguendo un sogno rosa” – pubblicato dalla casa editrice “EDIZIONI la rondine” di Catanzaro – rendendo omaggio ad una festa, un rituale, una corsa, uno spettacolo sportivo ma anche sociale, quello del Giro d’Italia, che si consuma oramai da centodue anni, un evento popolare che ha accompagnato l’Italia nelle gioie ma anche nei momenti difficili delle due guerre, svelando un’immagine spesso sconosciuta del nostro Paese. Il volume  è stato presentato nei giorni scorsi nella casa delle Culture del Palazzo della Provincia di Catanzaro in un incontro moderato dal giornalista Domenico Iozzo in cui erano presenti il presidente della provincia Wanda Ferro, il presidente del consiglio provinciale Peppino Ruberto, l’autore, l’editore Gianluca Lucia, il ciclista professionista calabrese Francesco Reda, il presidente provinciale del CONI Tony Bruomo e Valerio Piccioni firma prestigiosa della Gazzetta dello Sport, il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza. Presenti anche numerosi rappresentati delle associazioni ciclistiche calabresi. Valerio Piccioni ha descritto il volume di Golia come una “sorta di diario in cui sono descritte tutte le fasi di una passione popolare, le speranze ma anche i personaggi ma soprattutto l’attesa e il racconto. Sì, l’attesa – ha spiegato Piccioni – in un periodo storico in cui non si attende nulla è bello celebrare uno sport come il ciclismo in cui quasi tutto è attesa. In cui gli atleti vanno dagli spettatori (e non viceversa come le altre discipline) che riescono a seguire i loro beniamini solo per pochi secondi in cima a una montagna, in cui si riescono a scorgere meglio perché vanno più piano, o in pianura dove sfrecciano in un attimo. Sempre comunque si posizionano a bordo strada per ore solo per aspettarli”.
Il sogno rosa è di chi vuole indossare la maglia ma anche di chi, da cronista, sogna di raccontarlo il Giro. Pasquale Golia che segue la corsa per giornali locali è riuscito a realizzarlo Da lui parole di ringraziamento per tutti coloro i quali hanno permesso la realizzazione del suo lavoro. “Dall’editore ai giornalisti della Gazzetta mi hanno accolto come uno di loro, alla carovana tutta che mi ha trasmesso emozioni”. Ma le parole più belle Golia nel corso della presentazione le riserva a Wouter Weylandt ciclista belga che proprio nel corso del Giro 2011 perse la vita in una caduta e a cui è stato dedicato un video proiettato ad inizio presentazione. “Da cronista comune negli anni ho dovuto come tutti raccontare di eventi delittuosi, incidenti stradali, eppure le sensazioni che ho provato il giorno della sua caduta e della sua morte erano davvero particolari. Il giorno dopo la sua scomparsa  il Giro passò nei pressi del Gaslini di Genova – racconta – dove sono ricoverati bambini che soffrono per malattie gravi. Eppure anche loro, con i loro applausi incoraggiarono la carovana che visse quel tragico evento come un vero e proprio choc. Bellissimo”. Chi ha avuto modo di apprezzarne le doti umane e sportive è stato Francesco Reda ciclista professionista cosentino amico di Pasquale Golia che nel corso del suo intervento ha ricordato Weylandt. Poi ha parlato brevemente della sua storia. Lui gregario di una squadra che opera soprattutto all’estero che come altri suoi corregionali anni fa dovuto emigrare per inseguire la sua passione appunto il suo sogno. Ma il libro di Pasquale Golia oltre a Weylandt è dedicato anche agli otto ciclisti scomparsi un anno fa in un incidente stradale a Lamezia. Sono soprattutto dedicati a loro i brevi interventi di Wanda Ferro presidente della Provincia e di Gianni Speranza primo cittadino della città della Piana. La Ferro ricordando quella tragedia parla di esempio lampante di quanto il ciclismo sia un susseguirsi di gioie e sofferenze perché le vite di quelle persone sono state spezzate proprio mentre vivevano la loro passione. “Una delle pagine più tristi di questo sport” sottolinea ancora il presidente. “Una ferita che non si è ancora rimarginata” ha ricordato Speranza che a conclusione del suo intervento ha auspicato che anche in futuro con incontri e approfondimenti possa essere ricordata la tragedia. Con un pensiero a  otto persone prematuramente scomparse ma anche celebrando uno sport tra i più affascinanti e alla portata di tutti. “Inseguendo un sogno rosa” sarà presentato per l’ultima volta in Calabria, il prossimo 20 dicembre a Cassano allo Ionio, la cittadina in cui l’autore risiede, nel corso di un evento appositamente organizzato dall’Amministrazione comunale cassanese.

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