INTERVISTA A COACH UGO LATELLA

Ugo Latella, la tua squadra ha iniziato molto bene il campionato, due partite due successi, l’ultimo a Castrovillari con grande facilità. Ti aspettavi una partenza così lanciata o pensavi che ci potessero essere dei problemi, considerando che avete iniziato la preparazione in ritardo?

Veramente temevo questo inizio di campionato, in quanto il calendario non ci era amico. Abbiamo incontrato due squadre che, secondo me, arriveranno ai playoff soprattutto se il Castrovillari giocherà più spesso al completo. La mia paura derivava dal fatto che, essendo partiti in ritardo, la nostra condizione fisica non era al top e anche perchè la squadra si è andata formando solo qualche giorno prima dell’inizio. Infatti questo si è notato di più nella prima gara in casa contro l’Olympic, dove abbiamo sofferto fino alla fine, ma era stato messo in preventivo considerando anche la buona caratura dei reggini. Per quanto riguarda la partita di Castrovillari ho cercato di fare capire ai miei ragazzi che se avessimo affrontato la partita con l’intensità giusta allora avremmo fatto bene, così come è stato“.

Sei il “nocchiero” di una squadra molto forte, sprecata forse per questa categoria. Senti all’uopo molta pressione?

Conosco questo campionato e quest’anno sarà molto più livellato rispetto ai precedenti. Tutti ci definiscono come una delle squadre da battere, ma una cosa è dirlo un’altra è dimostrarlo. Noi ancora dobbiamo dimostrarlo. Per quanto mi riguarda ho imparato a convivere a questa pressione, ed ancora di più essendo di Gioia Tauro. Anche tre anni fa c’era lo stesso clima, le stesse aspettative e sappiamo come è andata, dopo cinque intensissime partite. La pressione ci deve essere, ma nella giusta maniera e deve essere anche gestita in maniera sapiente, perchè ti può dare quella cosa in più che alla fine può fare la differenza.Questa gestione è compito certamente dello staff tecnico, ma grande importanza ha anche la parte societaria. La mia è una squadra forte certamente composta da ottimi atleti, che devono capire anche che non è il singolo a vincere le partite ma il gruppo. Se si capirà questo allora si potrà fare molto bene“.

Domani giocherete contro un altro team costruito per vincere il campionato. Temi la Vis ed in che misura?

La Vis è stata costruita in modo sapiente. Ottima società composta da persone capaci nonchè grandi appassionati, ottimi giocatori ed un ottimo allenatore, di cui ho grande stima e rispetto. E’ un roster molto profondo, che può contare su una rotazione di dieci elementi, composto da giocatori che conoscono a menadito questo campionato ed anche da alcuni che lo hanno vinto in passato. Mi riferisco a Fall, a Soldatesca ed al “nostro” Giacomo Genovese, a cui si aggiunge un super giocatore come Womack, e poi gente esperta come Cugliandro e Costantino, under di lusso come Stracuzzi, Grande e Rappoccio ed il quadro è completo. In questo momento loro hanno senza dubbio qualcosa più di noi, in quanto si stanno allenando da quasi due mesi, sono molto più amalgamati e con una condizione fisica suporiore alla nostra. Comunque è un partita che per noi ha una importanza relativa. Con questo non significa che andremo in campo rilassati. Certamente non temo nessuno, rispetto tutti gli avversari, sia che siano i primi che gli ultimi in cllassifica. Però giochiamo in casa, ci aspettiamo grande pubblico e vogliamo certamente la vittoria ad ogni costo, ma non siamo all’ultima spiaggia. Siamo ancora alla terza di campionato, i playoff sono lontani, ed io tre anni fa ho vinto un campionato fuori casa“.

L’anno scorso i due pezzi pregiati della Cestistica Gioiese erano Gramajo e Ricci, quest’anno – rimanendo per un momento oltre confine – a Gioia ci sono l’argentino Faranna e l’americano Balliro. Cosa è cambiato, passando dai primi ai secondi?

L’unica cosa che c’è di diverso è che questi ultimi due non possono giocare, per motivi di regolamento, nelle serie superiori. Leo ed Emiliano sono dei grandissimi giocatori, come lo sono anche Chris e Leandro. Sono anche loro dei grandi professionisti che lavorano giornalmente in palestra con grande dedizione ed attenzione, con capacità fisiche e tecniche non comuni in questo campionato“.

Il vero acquisto di spessore della Gioiese può essere considerato l’ex messinese Gianni Vecchiet?

Lo conoscevo da avversario e mi ha fatto sempre una grande impressione. Gianni credo che sarà un fattore in questo campionato. Giocatore che, accanto a grandi capacità tecniche, affianca anche delle notevoli capacità atletiche. E’ un grande piacere avere in squadra uno così, che ad occhi chiusi potrebbe fare la differenza anche in C dilettanti. Anche lui è uno che si allena con grande intensità ed umiltà, voglioso di fare un grande campionato, e l’inizio è su questa strada“.

Per concludere: oltre a voi e la Vis, quale squadra potrebbe inserirsi per arrivare in C dilettanti?

Ancora non ho chiaro quale sarà il roster del Crotone. Credo che la Vis e a seguire noi siamo le due squadre che partono con i favori del pronostrico. Dietro però ci sarà una grande bagarre, con squadre come Olympic, Botteghelle, Polistena, Crotone, Villa e qualche altra che sono sul piano dell’equilibrio. Però credo che la squadra che sorprenderà e che farà un grandissimo campionato sarà la Nuova Jolly, squadra formata da giovani promettentissimi affiancati da senior di spessore e, cosa ancora pù importante, un super coach in panchina come Gianni Tripodi, che non ha certamente bisogno di presentazioni e sarà un grande onore affrontarlo da avversario“.

© Riproduzione riservata