Gioiese-Bagnarese prima di campionato a Palmi a porte chiuse!

Dal Polivalente (in coppa) al Lopresti (in campionato) il passo è breve. Ma, evidentemente, sul disastrato terreno di gioco dello stadio di C.da Lacchi si gioca male ed i giocatori sono a rischio infortunio. Se la società viola ha deciso di pagare l’affitto per l’impianto palmese un motivo ci sarà. Non è sicuramente una scelta condivisa dalla totalità dei tifosi, ma bisogna guardare all’interesse primario della squadra. Ed una squadra tecnica e forte come la Gioiese, che punta a vincere il campionato, ha la necessità di avere un campo dove poter giocare la palla senza rimbalzi irregolari e senza compromettere le articolazioni dei calciatori e senza considerare che, in questo momento, l’area del Polivalente è una discarica a cielo aperto in particolare nel piazzale esterno per colpa di quegli incivili che indisturbati e impuniti lasciano giacenti a terra rifiuti di ogni genere. Servirebbe una bonifica di tutta l’area esterna, ma anche quella interna lascia a desiderare (in particolare la zona della curva sud piena di erbacce e sterpaglie). Insomma inizio in salita dal punto di vista logistico per la Gioiese del presidente Nicola Pulimeni. L’unica situazione relativamente “positiva” può essere considerata dal fatto che si gioca a porte chiuse: i tifosi viola quindi sia se si giocasse a Gioia sia fuori Gioia (come nel caso di domenica contro la Bagnarese) non potrebbero accedere sugli spalti. Questo, dunque, il contesto attuale; sarebbe opportuno che l’Ente Comune, titolare dell’impianto, prendesse la palla al balzo per restituire decoro e vivibilità a tutto il Polivalente. Per il terreno di gioco bisognerà invece trovare il bandolo della matassa tra le diverse società che quest’anno usufruiranno del Polivalente: dalla Gioiese alla Saint Michel alle squadre juniores e per finire alle squadre amatoriali. Giocando di continuo e senza sosta, è impensabile avere un terreno di gioco come un biliardo. È presumibile pensare che la “trasferta” nella vicina Palmi di domenica prossima non sia l’ultima…

 

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