Nuova Gioiese, Franco Viola: «Battere il Sorrento per non vanificare quanto fatto finora»

Dopo la sosta del campionato, la Gioiese ha ripreso oggi a lavorare, in vista dello scontro-salvezza di domenica contro il Sorrento. Ne abbiamo approfittato per scambiare qualche battuta col mister Franco Viola.

Mister in 8 gare la sua squadra ha raccolto 11 punti, frutto di 5 pari, 2 vittorie ed una sconfitta. Soddisfatto di questo bilancio?
Pur consapevole che posso sembrare presuntuoso, ritengo che abbiamo raccolto meno di quanto abbiamo seminato, ma comunque va bene così. Adesso viene il bello, perché quando il gioco si fa duro, la squadra deve dimostrare fino in fondo il suo valore, in modo da tirarsi fuori dalle sabbie mobili della classifica e provare a centrare quel piccolo “miracolo calcistico” che mi sono prefissato accettando la guida della Nuova Gioiese, un traguardo che fino a poco tempo fa sembrava quasi impossibile, invece ora siamo ad appena 4 punti dalla salvezza diretta.

Il segreto di questa inversione di rotta?
Non ci sono segreti, io predico sempre umiltà e spirito di sacrificio ai miei ragazzi. Non conosco altri metodi, ritengo che lavorando sodo e con la massima determinazione, i risultati arrivano, e fin qui posso dirmi soddisfatto dell’impegno profuso dai miei ragazzi.

Domenica arriva il Sorrento in un drammatico scontro-salvezza.
Per questo dicevo prima che ora viene il bello. Stiamo entrando nella fase cruciale del torneo, nella quale dobbiamo necessariamente dare continuità agli ultimi risultati positivi. Se non vinciamo queste sfide decisive non avremo concluso niente. Per cui dobbiamo profondere il massimo sforzo da qui in avanti, affrontando un match alla volta con la massima concentrazione e determinazione, sfruttando anche l’ottimo momento che stiamo attraversando sia sotto il profilo fisico che psicologico. Avverto negli occhi dei miei quella convinzione nei propri mezzi che ora deve farsi sentire anche tra le mura amiche, visto che da qui alla fine giocheremo in casa ben 8 gare su 14.

Mister Viola, come si spiega il ruolino della sua squadra che sui 19 punti in carniere ne ha conquistati ben 14 in esterno?
Sotto la mia gestione abbiamo giocato appena tre gare in casa, perdendone una e pareggiando le altre due. Certo, non è un buon bottino, ma forse abbiamo pagato la troppa voglia di vincere che, vista la classifica difficile, ci ha un po’ condizionati. Ricordo comunque che col Noto siamo stati raggiunti su rigore al 93′ e con l’Akragas ci è stato annullato un gol all’85’. Spero già da domenica si registri un’inversione di tendenza anche davanti al pubblico amico. Dovremo essere bravi a saper colpire al momento giusto, compensando con la grinta qualche carenza che abbiamo nella fase di costruzione del gioco.

Per fortuna, domenica avrà problemi di abbondanza, specie in avanti, dove Manfrellotti è in gran forma e dopo l’eurogol di Battipaglia punta ad una riconferma, ma c’è anche l’ariete Zecchinato che dopo i 2 turni di stop scalpita per esordire davanti ai propri tifosi. Ha già deciso chi schierare al fianco di Zampaglione?
Beh c’è tutta una settimana di lavoro ancora. Una mia idea ce l’ho ma poi saranno i ragazzi che mi indurranno a fare le scelte in base a come si svilupperà il lavoro settimanale. Effettivamente Manfrellotti sta facendo molto bene e, giustamente Zecchinato scalpita per farsi apprezzare dai propri supporters. Ritengo, comunque, che quando ci sono problemi di abbondanza è sempre un fattore positivo, e poi la stagione è ancora lunga e ci sarà spazio per tutti, come successo fin qui, visto che ho impiegato tutti gli effettivi ad eccezione del secondo portiere, e sono contento del rendimento di tutti i 23 atleti.

Infine, mister, cosa vuole dire ai tifosi tornati in buon numero sia al Polivalente che in trasferta dove il gruppetto di irriducibili è sempre presente?
Ritengo superfluo dover convincere i tifosi a venire allo stadio. Credo che la città di Gioia Tauro abbia un patrimonio importante che è la Serie D, che si deve tener stretta e difendere a tutti i costi. Voglio solo dire di continuare a starci vicino senza esaltarsi quando le cose vanno bene e senza deprimersi quando dovesse giungere qualche risultato negativo. Dovremo disputare queste 14 finali che ci aspettano e alla fine tireremo le somme, augurandoci di poter festeggiare a Maggio la salvezza.

© Riproduzione riservata