Il Quotidiano: Gioiese col fiato sospeso, il dilemma di Rombolà

Sfogo del patron, iscrizione a rischio

Vivere o morire? Un dilemma che, purtroppo, alberga in questo momento a Gioia Tauro. La Nuova Gioiese è a forte rischio esclusione dal prossimo campionato di serie D, un’esclusione-rinuncia che sta meditando il patron Rombolà. Il maggiore esponente del sodalizio metaurino si sente sempre più solo con la classe imprenditoriale cittadina che, a suo dire, non risponde agli appelli. Ma lo sconforto di Rombolà è anche indirizzato alla lentezza della macchina politico-burocratica per quanto concerne l’inizio (sembra che debba essere costruito un piccolo Maracanà) dei lavori relativi alla costruzione della copertura sulla tribuna dello stadio Polivalente. Tanta carne sul fuoco, dunque, ed in questo contesto c’è da registrare la ferma presa di posizione dei tifosi che hanno “convocato” Rombolà domenica mattina presso lo stadio Polivalente: la parte più sfegatata del tifo organizzato viola ha chiesto al presidentissimo di formulare l’iscrizione della Gioiese al prossimo campionato di serie D. La società, però, al momento lascia trasparire un grande pessimismo, anche alla luce di un recentissimo comunicato stampa di Rombolà: «La mancata iscrizione della squadra scrive Rombolà – mi provoca un immenso dispiacere ed un grande rammarico, però sono costretto mio malgrado a far scomparire il calcio che conta a Gioia Tauro, vista l’indifferenza generale. Ho bussato a tutte le porte, amministratori, imprenditori, commercianti, colossi importanti del porto, ma ho ricevuto solo promesse. Dall’amministrazione comunale mi era stata promessa l’iscrizione, ma niente è stato fatto. La squadra muore nell’indifferenza e nel mutismo generale. Ho chiesto inizialmente almeno 200 abbonati, per coprire la spesa di iscrizione, ma soprattutto per capire il reale entusiasmo intorno alla squadra, ma è chiaro che questo non basta vista la drammaticità della situazione. Comunque, tenendo presente il difficile momento economico generale, bisogna capire che un impegno così gravoso non può ricadere solo sul singolo. Io non ho mai chiuso la porta a nessuno, ma con tristezza devo dire che la squadra interessa a pochi. Il resto sono solo chiacchiere da bar. Adesso non c’è più spazio e n’è tempo per interpretazioni sbagliate, credo di aver chiarito quali sono gli ostacoli e a questo punto servono fatti e non parole». Un comunicato fiume: la risposta definitiva nei prossimi giorni, o dentro o fuori. I tifosi gioiesi iniziano ad incrociare le dita.

Articolo tratto dall’edizione odierna de il Quotidiano della Calabria

 

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