Panuccio è super, la Gioiese strappa un punto a Licata

Il capitano spegne le speranze dei siciliani. Ancora a secco il reparto avanzato

Finisce a reti bianche il match disputato al “Dino Liotta” di Licata tra i padroni di casa e la Nuova Gioiese. Un incontro che non ha riservato grandissime emozioni al poco pubblico assiepato sui gradoni dell’impianto siculo (nel settore ospiti spiccavano i 12 Ultras Viola, presenti sempre e dovunque ndc) ed ai quali l’urlo è rimasto strozzato in gola, visti i tre prodigiosi interventi del capitano gioiese Checco Panuccio che, nella ripresa, ha letteralmente salvato il risultato. Certamente l’entourage viola si aspettava di più da questa trasferta, in casa della vice cenerentola del girone, anche se le assenze di Taverniti e Castellano erano di quelle pesanti. Francesco-Panuccio,-portiere-GIOIESEMa il momento di stasi continua, così come continua la poca verve del reparto avanzato ed anche oggi gli attaccanti Pascu e Bugatti sono rimasti a secco, facendo intravedere una difficile intesa, almeno questo è il parere del massimo esponente dei viola Rombolà, intervenuto sulle frequenze di Universo Dilettanti. A tal proposito è chiaro anche il pensiero del diggì Rosario Panuccio, contattato telefonicamente subito dopo il triplice fischio: «Non è stata una partita esaltante, soprattutto nella prima fase di gioco in cui praticamente non abbiamo rischiato nulla. Nella ripresa, invece, il Licata è stato molto più determinato di noi ed ha attaccato creando un paio di pericoli. Noi – continua Panuccio – abbiamo avuto pure una chance di passare in vantaggio, ma come al solito in avanti stentiamo troppo e spesso manchiamo di cattiveria. Di buono oggi c’è solo il punto conquistato che, comunque, muove la classifica». Una graduatoria che, a dieci giornate dal termine, rimane tranquilla, anzi vede i metaurini riavvicinarsi al quinto posto, ora distante solo una lunghezza, viste le concomitanti sconfitte di Cavese ed Agropoli, ma già dalla prossima sfida (il big match con l’Akragas) bisognerà invertire la rotta, la vittoria manca da troppo tempo.

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