Calabria Ora: La Gioiese si lecca le ferite

Il viaggio di ritorno dalla Sicilia è stato amaro, questa volta, rispetto ai precedenti, sia di campionato che di coppa, nei quali la Nuova Gioiese aveva sempre raccolto bottino pieno. Perdere ad Agrigento, però, contro una squadra costruita per dominare il torneo, ci può stare. Quello che fa rabbia, invece, è aver constatato sul campo che tutta questa grande differenza con l’Akragas non c’è stata e con un pizzico di cattiveria in più sotto porta, la compagine viola poteva continuare a mantenere l’imbattibilità lontano dal “P. Stanganelli”. Poco male, comunque, perché i metaurini sono ampiamente in linea col programma iniziale, anzi a dire il vero sono al di sopra delle aspettative che vogliono una salvezza tranquilla e poi quel che verrà. La cosa certa è che le aquile della piana se la giocano senza timore con tutti. Il banco di prova dell’Esseneto era consistente, giocando davanti ad una cornice di pubblico importante ed in una giornata nella quale i padroni di casa avevano un motivo in più per vincere, ovvero la commemorazione del dirigente Alessi, fratello del presidente akragantino, prematuramente scomparso. L’inedito 3-5-2 di Mario Dal Torrione, però, ha colto di sorpresa i ragazzi di Rigoli che hanno avuto solo la fortuna di capitalizzare al massimo le occasioni capitategli, così come ha affermato anche lo stesso Dal Torrione in sala stampa: «Se qualcuno credeva che saremmo venuti ad Agrigento a fare le barricate, penso che adesso possa ricredersi. Ai punti – continua il tecnico di Gioia Tauro – sicuramente il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, anche se noi sotto porta abbiamo commesso troppi errori e quando sbagli troppo, giustamente, vieni punito. La sintesi del match credo possa essere proprio questa, l’Akragas ha sfruttato le occasioni create, mentre noi siamo arrivati tre volte davanti al portiere, una sullo 0-1, una sul 1-1 e l’ultima nella ripresa, a vantaggio acquisito dai padroni di casa, con Pascu ancora da solo davanti al portiere, ma non abbiamo segnato. Questo non vuol dire che la squadra di Agrigento non abbia meritato la vittoria, ma che per le occasioni create, se fosse arrivato un pari non avremmo rubato assolutamente niente».

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