AMARCORD, PEPPE MAIOLO: «Ero il terrore delle difese avversarie…il Cesare Giordano faceva venire i brividi…Negli anni 70/80 eravamo la seconda squadra della Provincia, spero che la Nuova Gioiese possa centrare il traguardo della serie D»

un giovane Peppe Maiolo con la maglia dell’AC Gioiese al “Cesare Giordano”

un giovane Peppe Maiolo con la maglia dell’AC Gioiese al “Cesare Giordano”

Un centravanti “mortifero”, capace in ogni circostanza di andare in rete e soprattutto non perdonando mai l’errore del difensore. Peppe Maiolo, classe 1968, ex bomber della Gioiese, ha concesso con grande disponibilità un’intervista a GioiaSport. Un piacevole passo indietro nel tempo con Maiolo che ricorda le sue prodezze, le sue innumerevoli realizzazioni (oltre 200), raccontando contestualmente aneddoti e curiosità del suo periodo calcistico (anni 80/90). Maiolo, ricordiamo, ha esordito nella AC Gioiese nella stagione 1983/1984 nel match Gioiese-Corigliano terminato 3-0 per i viola (in quella circostanza Maiolo siglò una doppietta). Dopo 8 anni di Gioiese, Maiolo si è trasferito nella vicina Palmi, giocando con la Palmese per due anni, vincendo un campionato ed il titolo di capocannoniere con ben 27 reti all’attivo. Poi nel curriculum di Maiolo, dopo le parentesi di Tropea e Cittanova, tappa finale a Laureana in Promozione prima del fatidico addio al calcio giocato.

Ma Peppe Maiolo che ricordi ha del passato?

«Grandi ed indimenticabili ricordi. Per un gioiese purosangue come me, vestire la casacca viola era il massimo»

Qual è, però, il ricordo che conservi gelosamente?

«Il mio ricordo più bello è sicuramente il mio esordio in maglia viola: giocavamo contro il Corigliano, che era la squadra prima in classifica, vincemmo 3-0 ed io realizzai una doppietta con un gol pazzesco in rovesciata. Ero il terrore delle difese avversarie»

Aneddoti particolari?

«Intanto voglio dirti che ancora oggi la gente si ricorda di me anche quando vado fuori Gioia. Magari qualcuno mi ferma e mi fa delle domande, evidentemente qualcosa di buono ho fatto. Adesso passiamo all’aneddoto: ci siamo incontrati con un ex collega avversario (Peppe Latella ex giocatore di Rosarnese e Melitese) e mi raccontava che quando lui militava nella Melitese ed io ero nella Palmese durante appunto l’incontro Melitese-Palmese il suo allenatore negli spogliatoi raggruppò i difensori e gli chiese chi doveva guardarmi e nessuno alzò la mano; l’allenatore, dunque, gli urlò che ero solo un uomo, una persona assolutamente normale. Allora Latella disse al suo tecnico: mister vuole che lo marchi io ? Bene, toccò a Latella, ma io in quella partita feci due gol…»

Preferivi giocare da prima o seconda punta?

«Da seconda punta mi trovavo meglio perche svariavo su tutto il fronte d’attacco. Tra l’altro ero molto veloce e se partivo da dietro era difficile fermarmi»

Con quale allenatore hai legato di più?

«Io andavo d’accordo con tutti perche mi facevano sempre giocare anche quando ero infortunato; scherzi a parte, Babuscia è quello che mi ha lanciato, ma Cannata mi ha insegnato tanto a livello tattico»

Quali sono a tuo avviso le differenze tra il calcio di oggi e quello relativo al tuo periodo?

«C’è molta differenza sia tattica che tecnica. Quando il sottoscritto era in attività  per giocare dovevi sostenere un provino: se andava bene e se piacevi all’allenatore ti prendevano, oggi invece il primo arrivato gioca in prima squadra»

Che cos’era per Maiolo il “Cesare Giordano”?

«Questa domanda fa venire i brividi, la risposta la conosci»

Dopo anni di fallimento e vendite di titoli sportivi il calcio a Gioia Tauro si è ripreso il prestigio del passato grazie alla Nuova Gioiese. Come valuti questa rinascita calcistica?

«È un bene per Gioia e per i tifosi viola che erano abituati a vedere la vecchia Gioiese. Spero che tutto ciò possa durare a lungo e magari vedere la Nuova Gioiese un pò più in alto, Gioia Tauro merita la serie D. Negli anni 70/80 eravamo la seconda squadra della Provincia»

La Nuova Gioiese è allenata da un tuo vecchio compagno di squadra. Ti sorprende il Dal Torrione allenatore o già pensavi, quando eravate compagni di squadra, che lo stesso poteva fare carriera in panchina? In ogni caso quali sono i suoi pregi ed i suoi difetti?

«Assolutamente non mi sorprende, perchè Mario Dal Torrione quando era calciatore nello stesso tempo svolgeva il ruolo di allenatore aggiunto. I pregi? Se è primo in classifica i pregi sono sicuramente tanti. I difetti ? Forse è troppo buono»

Per concludere: prima della fine del campionato, Maiolo ritornerà allo stadio nella veste di tifoso viola ?

«Certo spero di tornarci per la festa finale. Un saluto a tutti i tifosi viola»

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