Una Gioiese “arrabbiata” riparte da Licata

Con tanta rabbia in corpo e con la determinazione e la convinzione di dover tornare a vincere, è partita ieri la Gioiese alla volta di Licata, per la seconda trasferta consecutiva, che è anche la penultima stagionale in Sicilia (ci sarà da rendere visita al Due Torri e poi trasferte terribili in Campania).
Un impegno decisamente delicato ed irto di insidie che i ragazzi del presidente Rombolà proveranno a vincere, per raggiungere quota 40 e tornare a guadagnare qualche posizione in classifica, ipotecando così la salvezza, virtualmente centrata da tempo. Ma forse è proprio per tale motivo, che i ragazzi del mister Dal Torrione, pare, si siano “seduti” un po’ troppo presto.
Emblematica, in tal senso, è stata la gara di domenica scorsa, una gara che grida vendetta, e che ha lasciato tanta rabbia nell’entourage viola per una serie di motivi. Anzitutto l’increscioso dopogara, sul quale preferiamo non esprimere commenti, il modo “beffardo” di perdere una gara al 98’30”, dopo un recupero assurdo di ben 8′, poi inspiegabilmente allungato ancora, fino al gol partita dei locali, e per non aver saputo resistere fino al triplice fischio. E dire che appena al 1′ Cassaro aveva portato avanti la Gioiese, con un vantaggio conservato fino ai primi minuti della ripresa, quando giungeva il pari dei padroni di casa. Peccato davvero, ma inutile piangere sul latte versato. La rabbia è ancora maggiore se si pensa che al danno si è aggiunta la beffa, con la scure del giudice sportivo che si è abbattuta sul sodalizio viola.
Pesanti, infatti, sono state le decisioni assunte. Ben 1500 euro di ammenda e diffida alla società, 3 turni di stop a Castellano, 2 al mister Dal Torrione ed 1 turno a Taverniti. Un autentico bollettino da guerra che non consentirà alla Gioiese di schierarsi con la miglior formazione domani, in quella che si preannuncia un’altra autentica battaglia. Infatti, il Licata affida le sue ormai residue speranze di poter agganciare i play-out sulla gara di domani contro la Gioiese. Nemmeno un pareggio servirebbe a molto all’undici di Tarcisio Catanese.
Il Licata, dopo aver superato la crisi societaria che l’aveva portata quasi alla radiazione, ha provato a rifare la squadra ma senza grossi risultati. Appare infatti destinata a far compagnia al Ragusa, già ritiratosi, e quindi alla retrocessione diretta. Per rimanere ad 8 punti dal terz’ultimo posto, utile per centrare i play-out, attualmente occupato dal Rende, serviranno i 3 punti domani, visto che i cosentini li incamereranno senza scendere in campo, avendo dovuto affrontare il Ragusa.
La squadra agrigentina, che ha in stagione il record dei giocatori utilizzati, ben 50, e che ha avuto fin qui 4 allenatori, domani avrà anch’essa delle importanti assenze. La formazione già si basa su molti giovani, e di questi ben 4 domani non ci saranno. Mancheranno lo squalificato Provenzano e gli infortunati Bruno, Faraci e Saluto.
Pertanto, mister Catanese dovrebbe schierare tra i pali l’ex pipelet del Verona (in C1) Ingrassia, difesa a 4 con La Cognata, Pitarresi (ex J. Stabia), Perricone (ex Siracusa, Fermana e Massese) e Cassaro, centrocampo molto giovane con Veronese e gli under Trofo, Pensabene e Manuguerra, e coppia offensiva composta dal ’93 Albeggiano e dal 24enne Dalì, autore qualche anno fa di 5 reti in C2 col Siracusa.
Ricordiamo che all’andata Gioiese-Licata non si disputò per la rinuncia della formazione sicula, che attraversava il periodo di crisi. Domani quindi Panuccio e compagni giocheranno sul glorioso terreno del “Dino Liotta” che tanti anni fa vide i gialloblù veleggiare nelle alte sfere della Serie B, sotto la guida di un certo…Zeman.
Mister Dal Torrione, che non potrà sedere in panchina, sostituirà lo squalificato Taverniti con Saccà, mentre rientrerà Lombardo. Questo, pertanto, lo schieramento più probabile: Panuccio, Cosoleto, Ferraro, Lombardo, Cassaro, Saccà, Crucitti G, Crucitti A, Pascu, Condomitti, Nesci.
LE ALTRE – Dopo il positivo cambio tecnico nel Rende, che ha esonerato Giugno per affidare la squadra a Trocini, subito vittorioso a Capo d’Orlando, in settimana si è registrato un altro cambio in panchina. L’Orlandina ha esonerato mister Raffaele ed il ds Cirillo. Da domani l’Orlandina sarà guidata dall’ex mister della Vibonese Galfano. Probabile, in settimana, l’ingaggio del portiere Scordino, ex Noto. Novità anche per il Città di Messina che, dopo aver nominato come responsabile dell’area tecnica Cannistrà (è stato presidente del Milazzo negli anni della scalata alla C2 e si vocifera che il prossimo anno il Cdm potrebbe emigrare per Milazzo), dovrebbe ingaggiare il difensore rumeno Dombrovoschi, ex Messina.

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