Tanto tuonò che piovve, è proprio il caso di dirlo. Era prevedibile, una situazione oramai compromessa, causata dal mancato arrivo dei risultati ed una palese spaccatura dello spogliatoio. La notizia adesso è ufficiale anche se si attende il comunicato della Nuova Gioiese che dipanerà qualsiasi dubbio sulla questione esonero o dimissioni. La cosa certa, comunque, è che Graziano Nocera non è più l’allenatore della Nuova Gioiese. Ieri pomeriggio, di fatti, l’allenamento è stato diretto dal preparatore atletico, prof. Antonio Nucera. Dopo tre stagioni e mezza viene, quindi, meno il rapporto tra il tecnico metaurino ed il sodalizio presieduto da Ferdinando Rombolà. Finisce, così, una relazione forte, dalla quale entrambe le parti hanno dato e ricevuto tanto, condividendo momenti di gioia e di sconforto, toccando il picco più alto della storia calcistica di oltre quarant’anni di Nuova Gioiese (conquista dell’Eccellenza nel 2009) e vivendo attimi bui, con la contestazione dei tifosi di domenica scorsa, susseguente alla vergognosa prova offerta al “P. Stanganelli”, violato dalla Rossanese. E se un feeling s’interrompe, un altro è già pronto a ripartire, in quanto l’entourage viola ha identificato in Mario Dal Torrione il successore di Nocera in panchina. L’ex tecnico della Palmese, pertanto, si avvicenda proprio col collega al quale aveva lasciato il timone nel maggio del 2008, tornando, quindi, a casa dopo aver iniziato la stagione tra i ranghi della rivale dirimpettaia, con la quale (scherzo del destino) ci si ritroverà di fronte tra due domeniche per l’andata del derby della Piana. Questo pomeriggio l’allenatore verrà presentato alla squadra e si metterà subito a lavoro perchè alle porte c’è una sfida delicatissima, dalla quale lo stesso Dal Torrione vorrà trarre spunti sulle possibili correzioni d’apportare in fase di calciomercato. Certamente l’organico subirà delle modifiche, verrà sfoltita la rosa e rinforzata con elementi vogliosi di contribuire alla causa viola.
Articolo tratto dall’edizione odierna di Calabria Ora, pag. 50, a firma di Antonio Romano
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