GIRO D’ITALIA 2011: Presentato il libro “Inseguendo un sogno rosa” di Pasquale Golia

Riceviamo e pubblichiamo:

La copertina del libro

Il racconto del ciclismo attraverso gli occhi e la penna di un giovane cronista al seguito della “carovana rosa” nei 150 anni dell’Unità d’Italia. E’ quello che il giornalista calabrese Pasquale Golia ha proposto con il suo secondo libro “Inseguendo un sogno rosa” – pubblicato per i tipi della casa editrice “EDIZIONI la rondine” di Catanzaro, disponibile da lunedì in tutte le librerie italiane – rendendo omaggio ad una festa, un rituale, una corsa, uno spettacolo sportivo ma anche sociale, quello del Giro d’Italia, che si consuma oramai da centodue anni, divenuto un simbolo del nostro Paese, un evento popolare che ha accompagnato l’Italia nelle gioie ma anche nei momenti difficili delle due guerre. Nell’anno in cui si è celebrato il 150° anniversario dall’Unità d’Italia, il Giro ha accomunato più di ogni altro evento l’Italia con un comune filo tricolore, svelando un’immagine spesso sconosciuta del nostro Paese. Nella sua attività da cronista Golia ha raccontato tre Giri d’Italia, un Tour de France, due Giri di Calabria e tutte le grandi classiche del ciclismo professionistico con la stessa enfasi, la stessa voglia di emozionare il lettore convinto che «nel ciclismo, o meglio nella passione della gente comune per questo sport, non esistono professionisti e dilettanti, ma solo eroi che in bici faticano, così come si fatica nella vita e per questo, comunque vada, comunque siano qualificati, meritano di essere applauditi». Il volume – che si fregia del logo ufficiale delle celebrazioni ed è stato diffuso anche presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – è stato presentato in anteprima nazionale venerdì 14 ottobre, alle ore 18.30, presso il Centro Convegni della Regione Lombardia – in via Melchiorre Gioia, angola via Cardano, a Milano alla presenza dell’autore, del giornalista de “La Gazzetta dello Sport” Marco Pastonesi, autore della prefazione del libro, di Matteo Cavattuti, dell’ufficio stampa ciclismo di Rcs Sport – La Gazzetta dello Sport, del direttore generale del Giro d’Italia e di Rcs Sport – La Gazzetta dello Sport, Michele Acquarone, Di Stefano Diciatteo, relazioni esterne per Rcs Sport. La presentazione è avvenuta in maniera diversa. I relatori al centro della sala e tutto interno gli inviati delle varie testate nazionali ed internazionali, tra cui Philippe Brunel, storico inviato del quotidiano francese l’Equipe. Presenti giornalisti, infatti, provenienti da quasi tutta Europa, accreditati per il Giro di Lombardia del giorno dopo. Il discorso dei vari relatori è stato simultaneamente tradotto in francese ed inglese da Delphine Brunel, presente all’evento, e voce ufficiale di Radio corsa internazionale al Giro d’Italia. Insomma una presentazione migliore non si poteva avere. che ha aperto di fatto, una due giorni importantissima per il ciclismo internazionale: il 15 ottobre il “Giro di Lombardia” ha chiuso la stagione agonistica del World Tour, mentre il giorno successivo si alzerà il sipario sull’edizione 2012 del Giro d’Italia i cui dettagli saranno ufficialmente illustrati sempre a Milano «Raccontare il Giro d’Italia ha rappresentato un mio grande sogno – commenta Pasquale Golia – inseguito sin da bambino: quello di far parte, un giorno, di questa splendida carovana. Un’idea “rosa” accarezzata quando avevo appena quattordici anni. Ricordo ancora quelle immagini di Marco Pantani a braccia alzate a Merano e poi sull’Aprica. Era fine maggio del 1994, davanti alla tv rimasi fulminato da quel campione, da quello sport di fatica e passione. Fu amore a prima vista, da allora il Giro d’Italia fu sempre nei miei pensieri». Michele Acquarone direttore generale del Giro d’Italia così ha commentato l’opera di Golia: «Ringrazio Pasquale Golia soprattutto per aver scritto un libro dedicato al Giro d’Italia. Per noi è davvero un grande onore. La sua passione e la sua determinazione ci danno grande motivazione e ci obbligano a lavorare sempre meglio. Auguro a Pasquale un grande successo». Marco Pastonesi invece spiega:. «Il vero vincitore del Giro d’Italia, del Giro della Provincia di Reggio Calabria, piuttosto che di un’altra squadra è che io e Pasquale ci siamo conosciuti sulla strada, questa è la magia del ciclismo. E così tanti, un mondo a parte. Una ragnatela di rapporti, amicizie che nascono tra noi in sala stampa, per la strada. Così come anche tra i corridori. Questa è la magia del ciclismo, losport di tutti. Il Giro d’Italia di tutti». Inseguendo un sogno non è altro che: “Il racconto del ciclismo, quello vero, attraverso gli occhi e la penna di un giovane cronista al seguito della “carovana rosa” nei 150 anni dell’Unità d’Italia. Un intreccio di emozioni spalmate in quattro capitoli ricchi di curiosità, testimonianze, cronache di tappa che fanno del Giro d’Italia un avvenimento unico. Dal dominio del “pistolero” Contador alla vittoria di Kiryenka dopo 220 km di fuga. L’autore insegue il suo sogno rosa per ventuno giorni. Perché il Giro è di tutti: di chi lo corre, di chi lo vede passare e anche di chi lo racconta. Per tre settimane un intero Paese indossa la maglia rosa. Ogni tappa ripercorre la storia della Nazione. Da Reggio Emilia, la città che ha sventolato per la prima volta il tricolore, al Santuario di Montevergine dove i benedettini protessero la Sacra Sindone da Hitler. Anche questo è il Giro. E poi, il calore della gente. Che abbraccia i “girini” ancor di più dopo la morte del corridore belga Weylandt, perché nel ciclismo “chi cade non lo fa mai per finta”. Il libro è dedicato proprio a Wouter Weylandt, il giovane corridore belga, scrive l’autore Pasquale Golia “che, pagando con la vita al Giro d’Italia 2011 la sua passione per il ciclismo, ci ha mostrato come questo sport assomigli molto alla esistenza di ognuno di noi. Gioie e dolori, sorrisi e lacrime, sudore e fatica, rendono il ciclismo una scuola di vita infallibile per ciascuno di noi”. Un modo per non dimenticare Wouter. Tornando al contenuto del libro, “Inseguendo un sogno rosa” è composto da quattro capitoli. Il primo è completamente dedicato alla cronaca sportiva, ovvero alle imprese di quegli eroi in bicicletta che per ventuno giorni si sono battuti sulle strade d’Italia. Corsa rosa inaugurata dalla vittoria dell’Htc-Highrod e dalla maglia rosa del tricolore a cronometro Marco Pinotti nella cronosquadre di apertura; poi la vittoria di Petacchi a Parma, la rivincita di Cavendish, le fiammate di Contador, il riscatto del gregario Paolo Tiralongo, sino ad arrivare alla vittoria nell’ultima cronometro di Milano di David Millar. Un lungo susseguirsi di storie nell’anno dei 150 anni dell’Unità d’Italia a cui il Giro ha reso omaggio. A sottolineare l’Unità della nazione italiana, infatti, la corsa ha attraversato ben diciassette delle venti regioni italiane, con un unico sconfinamento all’estero, in Austria. Il secondo capitolo di questo libro “rosa” farà conoscere al lettore proprio i luoghi attraversati dal Giro, per scoprire e riscoprire la nostra Italia. Raccontando anche come molte di queste città abbiano avuto un ruolo importante nell’Unità d’Italia. Gli attori principali del Giro sono stati, però, i corridori, ovvero ragazzi che per tre settimane hanno sfidato il freddo delle montagne, il caldo delle pianure, l’acqua ed il vento, le discese, le salite ripide, e che hanno dato vita ad una battaglia sportiva straordinaria. Il terzo capitolo è dedicato a loro. Gioie, dolori, sogni e delusioni, di chi il Giro lo ha corso al servizio del proprio capitano o per inseguire una vittoria di tappa, capace di cambiare una carriera. Accanto agli “eroi” in bicicletta, altri “eroi” che hanno corso il Giro d’Italia non a colpi di pedale, ma con computer, macchine fotografiche, telecamere, microfoni, transenne da sistemare, strutture da montare e smontare, gadget da distribuire: è l’altro Giro. Il Giro della cittadina viaggiante formata da oltre duemila persone. Uomini e donne per tre settimane senza fissa dimora, Il quarto capitolo, dal titolo “L’altro Giro”, è dedicato a loro. L’autore entrerà in questa cittadella multicolore per scoprire tutto ciò che rende questo spettacolo, questo evento nazional-popolare, possibile. Una piccola testimonianza, di un inviato di periferia alla corsa rosa, per aiutare a capire cos’ è il Giro d’Italia ed il ciclismo dunque.

L'autore ed il direttore generale di Rcs Sport

L’AUTORE
È un giornalista pubblicista. Nato in Svizzera nel 1980, vive in Calabria. Ha conseguito nel 2004 la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Catanzaro. Avvocato civilista, si occupa di diritto dei minori. È entrato nel mondo dell’informazione nel 2007, prima corrispondente del quotidiano locale “La provincia cosentina”, poi del quotidiano regionale “Calabria Ora”. Ha collaborato anche con il quotidiano nazionale “Il Manifesto” e con il quotidiano sportivo nazionale “La Gazzetta dello Sport” – versione online. Attualmente scrive per la testata regionale “Il Quotidiano della Calabria”. Collabora anche con l’emittente televisiva locale Tele Libera Cassano.?Si occupa di reportage ed inchieste. Nel 2010 ha pubblicato il suo primo libro, “Giornalista di periferia”, con il quale nello stesso anno ha vinto il “Premio speciale giornalismo 2010” nella Prima edizione del Premio Letterario Nazionale di Calabria e Basilicata. La sua vera passione è però lo sport, e in particolare il ciclismo. È stato inviato de Il Quotidiano della Calabria al Giro d’Italia 2011 ed al Tour de France 2011, raccontato anche per Il Quotidiano della Basilicata. Nonostante la giovane età Pasquale Golia ha seguito già tre Giri d’Italia (2009-2010-2011), un Tour de France (2011), due Giri della Calabria (2010-2011), oltre che tutte le grandi classiche del ciclismo professionistico. È al suo secondo libro.

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