LA NAZIONALE DI CALCIO SI ALLENERÁ A RIZZICONI

La prima giornata cruciale per l’arrivo della nazionale di calcio a Rizziconi ha confermato l’evento che per la Calabria e tutto il Sud rappresenta un grande segnale di incoraggiamento. Ieri, infatti, hanno effettuato il loro sopralluogo alcuni tra i dirigenti più importanti dello staff azzurro: il segretario generale Mauro Vladovich, l’addetto stampa Simone Orati, il responsabile sicurezza Roberto Masucci, accompagnati dal presidente del Coni calabrese Mimmo Praticò e da don Pino De Masi, responsabile regionale di “Libera”, l’associazione antimafia fondata da don Luigi Ciotti.
Prima tappa palazzo San Teodoro, sede del comune di Rizziconi, dove la delegazione ha incontrato il commissario straordinario vice prefetto Fabrizio Gallo, il sub commissario, Rita Ferrara e il segretario generale del Comune, Elisabetta Tripodi. Poi i responsabili della Nazionale si sono trasferiti per un sopralluogo, sul campetto di calcio di contrada “Li Morti”, dove la nazionale di calcio dovrà recarsi nei prossimi mesi.
Il campo, come si ricorderà, è stato realizzato su due terreni confiscati e acquisiti al patrimonio del Comune dalla commissione straordinaria che ha gestito il municipio rizziconese, dal luglio 2000 al maggio 2003, composta dal vice prefetto Francesca Crea e dai due funzionari prefettizi Maria Laura Tortorella e Salvatore Fortuna.
I campetti sono stati ufficialmente inaugurati il 13 maggio del 2003 alla presenza di personalità politiche, militari, della magistratura, che per l’occasione era rappresentata da Alberto Cisterna (oggi procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia) e dal Procuratore della Repubblica di Palmi del tempo, Vincenzo Lombardo.
Il segretario generale Mauro Vladovich ha fugato gli ultimi dubbi: «La Nazionale farà visita a Rizziconi tra agosto e novembre, data da stabilire con il commissario tecnico Cesare Prandelli, compatibilmente con gli impegni già assunti. Gli azzurri non saranno qui per giocare o allenarsi ma per una presenza simbolica nell’arco di una giornata».
Don Pino De Masi ha accolto favorevolmente la decisione, anche considerando che l’invito era partito proprio da Libera e dal suo fondatore don Luigi Ciotti: «La presenza della nazionale di calcio a Rizziconi – ha dichiarato Don De Masi – è una dimostrazione di incoraggiamento per le nuove generazioni che devono imparare a vivere nella legalità».
La visita poi è continuata anche negli spogliatoi dello stadio comunale adiacente al campetto e la destinazione finale, è stata ancora una volta, il palazzo comunale, dove si sono messi a punto gli ultimi dettagli.
Quando la proposta venne avanzata nel corso del primo premio Bearzot a Bologna (con Prandelli e il presidente della Figc Abete che l’avevano subito accolta con entusiasmo), i rizziconesi non potevano sperare che l’iter fosse così celere. E invece il sogno di vedere gli azzurri a Rizziconi si trasformerà in realtà prima del previsto.
Sarà, senza dubbio alcuno, una giornata storica per la cittadina pianigiana, con una visita che esula dal semplice significato sportivo e assume un valore simbolico importantissimo, un segnale di vicinanza e di impegno indefesso e concreto per la legalità.
La delegazione azzurra si è poi trasferita a Polistena, dove ha incontrato centinaia di giovani che partecipano alla 23. edizione dell’Estate ragazzi, manifestazione che ogni anno esalta il valore della legalità.

Fonte: Gazzetta del Sud – Edizione di RC del 14/07/2011

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