NUOVA GIOIESE, COSÌ NON SI VA LONTANO

Nuova Gioiese, così non si va lontano. La squadra viola, quella vista oggi contro il Bocale, è stata la più brutta Nuova Gioiese da quando Nocera è l’allenatore. Svogliata, a tratti supponente, senza peso in attacco (Savino “trotterellava”, cancellate – senza considerare le diverse reti fatte – in un batter di ciglia dal suo repertorio quelle famose sportellate con gli attaccanti avversari della passata stagione, Sasà Alessi – sempre più impiegato con il contagocce da Nocera che lo ha voluto a Gioia – non pervenuto) e disattenta in difesa (il gol del Bocale di Saviano, lasciato solissimo in area di rigore, è la prova più lampante). Peccato, perchè aldilà del dato numerico della classifica, si poteva dare continuità alla brillante prova di Sersale della settimana scorsa. I tifosi, quelli che seguono la Nuova Gioiese continuamente nelle gare interne, al termine hanno fischiato sonoramente tutti i giocatori viola e si è sentito anche qualche coro “andate a lavorare”. Graziano Nocera, a fine partita, ha tagliato la testa al toro affermando senza mezzi termini che “è stata una Nuova Gioiese vergognosa, che per vincere non basta chiamarsi Gioiese, che i tifosi fanno bene a contestare dopo una gara così brutta e che il problema è degli attaccanti che non segnano più” (in realtà non hanno mai segnato, 1 gol in due tra Savino e Alessi in campionato dopo 9 partite ndc). Con molta probabilità all’apertura delle liste di mercato Graziano Nocera chiederà alla società di apportare degli importanti accorgimenti alla rosa viola. Bisognerà vedere, però, se Rombolà sarà dello stesso avviso per puntare ad un campionato di vertice (nulla ancora è precluso) o se, analizzato l’andamento deludente nonostante i diversi sforzi economici compiuti fino al momento, si punterà sui giovani con l’obiettivo di una tranquilla permanenza nel campionato. All’uopo la sfida di domenica di Rende appare fondamentale.

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