#JamuSudTrek, Vincenzo Fondacaro: «Grazie al diario di viaggio ci sentiamo vicini a Lino ed Agnese. L’attesa di ogni nuova pagina è l’emozione più intensa»

IMPRENDITORE, fotografo, trekker. Sono questi alcuni dei titoli che potremmo dare al maestro Vincenzo Fondacaro. Sempre vicino ai colori viola e a questa testata giornalistica, Enzo ci ha supportato nel raccontare lo sport gioiese attraverso i suoi scatti fotografici. Vicepresidente e cofondatore dell’associazione gioiese SudTrek, ha partecipato a tutte le edizioni di Trekkando sul Mondo. Quest’anno – per la prima volta – grande assente per via del titolo “acquisito” cinque mesi fa, ma sicuramente il più importante di tutti: il titolo di papà della piccola Ludovica. Lo abbiamo voluto intervistare, dopo la telefonata via satellite di qualche giorno fà.

Vincenzo, la scelta di non partecipare alla spedizione 2K18 è stata sofferta, ma nello stesso tempo è la testimonianza dell’amore di un padre nei confronti della propria figlia.

Si, è stata una decisione dura da prendere, ma ho detto: «Fratello (Lino, ndr), quest’anno mi fermo». Cinque giorni fa ho sentito Lino e mi ha riassunto le condizioni meteo, i dislivelli da affrontare, le difficoltà della quota, ma anche lo splendore del posto. Mi manca la voglia di scoprire luoghi incantevoli e le serate insonni in tenda a sorseggiare whisky, anche se in alta quota non si dovrebbe bere. E mentre ancora la spedizione deve volgere al termine, parlare già della prossima.

La tappa di quest’anno è Tilicho Peak. Tu che sei stato protagonista delle precedenti spedizioni, cosa ci puoi dire della difficoltà della sfida?

L’attacco alla vetta di quest’anno sarà durissimo, ma la determinazione e la voglia di conquista di Lino saranno determinanti per raggiungere – insieme ad Agnese – i 7.134 metri. Conosco le capacità di entrambi e sono molto fiducioso.

Per la prima volta, sfogli le pagine del nostro diario da lettore e non da protagonista, cosa ne pensi?

Ci tengo a ringraziare voi di GioiaSport per il lavoro che fate. E in particolare per la passione e le emozioni che ogni anno riuscite a trasmettere a noi che siamo a casa. Essere così lontani, ma sentirsi così vicini con il racconto è una bella sensazione da vivere. Ma la sensazione più intensa è l’attesa tra una pagina e l’altra di questo fantastico racconto.

Credi che lo stop di quest’anno sia solo una pausa e che ti rivedremo presto parte integrante di Trekkando sul Mondo?

Certo! Non posso ancora svelare nulla, è tutto top-secret. Ti anticipo che ci sono mete molto interessanti in ballo per il prossimo anno.

Noi siamo già pronti a far godere i nostri occhi con gli scatti del prossimo anno.

Spero di si. Sto lavorando molto ai miei nuovi progetti fotografici. Ho utilizzato quest’anno di “silenzio” per provare e riprovare tecniche e idee. Ci tengo a sottolineare che la passione che ci spinge a fare queste spedizioni non è la follia, anche se Lino risponderebbe così. La vita è troppo breve per essere sprecata a realizzare i sogni degli altri.

Vincenzo, vuoi aggiungere altro per concludere?

Si, vorrei fare un grosso in bocca al lupo al mio insostituibile fratello Lino e alla sua compagna di spedizione Agnese.

da Milano per GioiaSport, Salvatore Cordiano

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