La Gioiese si butta via, il Polivalente è ormai terra di conquista

I tifosi della Viola fino a qualche stagione cantavano con orgoglio e spirito di appartenenza: «il gioitano paura non ne ha…». Un tormentone che ha invaso i campi della serie D, eclissatosi da quando la Gioiese è stata costretta a ripartire dalla Prima categoria. C’è stato un fuggi fuggi generale almeno per quel che concerne la presenza domenicale degli spettatori, ma questo era inevitabile. D’altronde il tifoso di Gioia Tauro, così come tutti i tifosi, è umorale. Una serie D cancellata in un sol colpo avrebbe tramortito piazze più numerose e passionali figurarsi poi a Gioia dove il calcio dilettantistico ha un rilievo assolutamente marginale. Venendo ai giorni attuali, crediamo sommessamente che invece quel brano caro ai Pompieri, rivisto e rielaborato dagli ultras italiani ed in particolare dagli ultras viola («il gioitano paura non ne ha…») si sia annacquato. La Gioiese, simbolo calcistico di Gioia Tauro ed emblema per buona parte dei cittadini gioiesi, è ormai abbandonata a tutte le latitudini. Per quanto concerne l’aspetto prettamente sportivo e tecnico la Gioiese è, purtroppo, entrata in un vicolo cieco dal quale, ad oggi, uscirne è impresa ardua. Ieri si è consumata un’altra disfatta con la formazione allenata da Megna che si è fatta rimontare da una non trascendentale Villese che ha approfittato del black-out viola ed è riuscita ad espugnare il Polivalente (2-3 il risultato finale per i neroverdi dello stretto). Ai ko sul campo si aggiungono un malcontento generale ed anche alcune schermaglie su Facebook tra addetti ai lavori. Situazioni che, ove realmente indispensabili per risollevare le sorti della Gioiese, andrebbero affrontate e chiarite de visu, evitando di surriscaldare sempre più l’ambiente viola. Purtroppo piove sul bagnato in casa Gioiese Football Club, sperando che questa pioggia non si trasformi in tempesta.

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