La Gioiese più “giotana” degli ultimi anni (ben 16 elementi su 19 sono di Gioia Tauro) ha iniziato questo pomeriggio la preparazione, su quello che una volta era il manto erboso dello stadio polivalente “P. Stanganelli” e che oggi assomiglia sempre più ad un terreno adatto alla pastorizia. Campo indegno della storia e del blasone sportivo della capitale della Piana, sporcizia ed erbacce che fanno da contorno ad una struttura abbandonata al proprio destino, quando poteva essere il fiore all’occhiello nel panorama sportivo reggino. Ma tornando al colore viola, le aquile di Gioia Tauro hanno iniziato il loro percorso, guidate in campo dal carisma di Rolando Megna, il quale a caldo, a fine allenamento si è detto: «Ampiamente soddisfatto, come primo giorno di lavoro. Ho trovato un gruppo serio, giovane e voglioso di far bene. Certamente – continua il tecnico di Rosarno – l’organico ha bisogno di essere rinforzato da 4-5 elementi di categoria, ma ci sono tutti i presupposti per far bene». Il gruppo ha faticato sotto la spinta propositiva dei senatori Barilà, Rotolo, Centenari, El Makni (assente Mercurio per lavoro), riforzati dagli under che già nella passata stagione hanno dato un grosso contributo alla causa e dai nuovi arrivati Sacco, Mazzitelli (per loro si tratta di un ritorno in maglia viola), il giovane Condello ed il promettente portiere Scaramozzino (ex HinteReggio in Serie D, Potenza e Palmese). Domani sono previsti gli arrivi di Bellocco e Piccolo, due elementi che conoscono bene la categoria e potrebbero fare al caso della Gioiese, ma altri colpi rimangono, per adesso, in canna e si potrebbero materializzare subito dopo la pausa ferragostana. Intanto i metaurini cercano di organizzare al meglio il lavoro e potrebbero decidere di spostare la sede della preparazione, in un campo non molto lontano da Gioia che consenta di poter lavorare con serenità. Il match di Coppa Italia con la Vigor Lamezia non è poi così lontano ed al momento costringerebbe la Gioiese ad emigrare per poter giocare in “casa”.
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