Clamoroso! Il Bianco chiede la ripetizione della gara con la Gioiese

Per l'entourage jonico, il direttore di gara era nelle condizioni di portare a termine il match

A poche ore dalla ripresa ufficiale del campionato di Prima Categoria, presso la segreteria della Gioiese è pervenuta, per conoscenza, la copia di un un reclamo che l’Acd Bianco, nella persona del suo presidente, Cosimo La Neve, ha indirizzato alla Corte Sportiva di Appello Territoriale e che sicuramente susciterà molto clamore. Tutti gli sportivi, non solo quelli gioiesi, infatti, ricorderanno il triste epilogo del big match disputatosi sabato 19 dicembre 2015, tra il Bianco e la squadra viola e conclusosi al 89′, quando l’arbitro Zangara di Catanzaro, dopo aver concesso un sacrosanto rigore a favore dei pianigiani, veniva attorniato ed aggredito da alcuni giocatori e qualche dirigente della squadra di casa. La conseguenza fu la sospensione della partita (e quindi l’impossibilità per i metaurini di calciare i rigore che avrebbe potuto decretare la vittoria sul campo), la successiva perdita dell’incontro a discapito degli jonici, inflitta a tavolino dal giudice sportivo ed una miriade di squalifiche nei confronti di dirigenti e giocatori del Bianco. Una vicenda triste che ha scatenato la reazione vibrante di semplici sportivi di tutta la Regione, i quali sui social network hanno ampiamente stigmatizzato l’accaduto. Una presa di posizione ferma che ha seguito anche il presidente regionale del Coni, Maurizio Condipodero, il quale sul profilo facebook personale ha così commentato: «Questo non è lo sport per cui stiamo lavorando e combattendo. Adesso mi aspetto un intervento IMPORTANTE e DECISO da parte degli organi preposti della FIGC». Un intervento importante arrivato in modo puntuale (anche se tuttora, rivedendo i video, non si capisce dove stia la mancata collaborazione da parte della società Gioiese, multata con 150 euro ndc), ma che rischia, però, di essere compromesso o addirittura ridicolizzato da un ricorso che, ai termini di regolamento, ci può stare ma che, allo stesso tempo, (e le immagini che riproponiamo in basso lo testimoniano) se lo stesso venisse accettato e perciò venisse disposta la ripetizione della gara, andrebbe a travalicare i confini del buon senso.

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