Nuova Gioiese, Rosario Schiavone for president

Si punta ad aggiustare in extremis il tiro in prospettiva serie D

La quiete dopo la tempesta, con l’arcobaleno che improvvisamente potrebbe riportare la serie D nella Città del Porto. Una schiarita improvvisa che ha lasciato i tifosi piacevolmente sorpresi dopo alcuni giorni di rassegnazione, culminati da polemiche e contrasti “facebookkiani”, sfociati nel personale, quando di personale c’è ben poco. C’è soltanto un pallone che rappresenta, fino a prova contraria e come è giusto che sia, una città intera che improvvisamente potrebbe ritrovarsi nella serie A dei dilettanti grazie ad una inaspettata ma, se fosse confermata, proficua proroga. In tal senso si è proposto alla presidenza del sodalizio gioiese, per il suo essere ultras e per un servizio di passione verso la città, Rosario Schiavone, ex vicesindaco della città metaurina ai tempi della Giunta Dal Torrione e candidato a sindaco alle ultime comunali. Un ragazzo di Gioia, che ama la Viola e che sta facendo di tutto per consentirle il mantenimento della vecchia quarta serie, accompagnato in questa sua avventura con un elevato coefficiente di difficoltà dal team manager Domenico Bagalà e da Alessandro Avella. Si capirà bene che la “triade” Schiavone-Bagalà-Avella ha il compito di traghettare la Nuova Gioiese verso una nuova proprietà forte economicamente, nella quale potrebbe – e si spera – anche subentrare una forma diffusa di azionariato popolare. Prima di tutto, però, c’è da onorare l’impegno economico con la Lnd. Impegno economico che significa versamento della tassa d’iscrizione di 19mila euro e fideiussione di 31mila. Totale un bigliettone di 50mila da portare entro la settimana corrente nella Capitale direzione Piazzale Flaminio. Passa anche dal perfezionamento di queste scadenze il futuro della Nuova Gioiese in serie D, che sta tenendo col fiato sospeso tutta la città.

© Riproduzione riservata