L’ultimo disperato tentativo di salvare il salvabile (e cioè perfezionare l’iscrizione della formazione viola in serie D) si è svolto ieri pomeriggio in un locale alla periferia della città: un faccia a faccia tra Ferdinando Rombolà e Giancesare Muscolino, due imprenditori che operano nel campo della sanità, che poteva sortire un effetto benevolo per le sorti della Nuova Gioiese. Ed invece dopo quest’incontro il destino della formazione viola è apparso segnato. Presente all’incontro Alessandro Avella, che in questi giorni ha tentato con tutte le sue forze di allacciare tutti i rapporti possibili e immaginabili tra la società presieduta da Rombolà ed il mondo dell’imprenditoria gioiese (vanamente purtroppo). Diciamo che soltanto Muscolino ha risposto presente e lo ha fatto anche nei giorni addietro durante un incontro istituzionale a Palazzo Sant’Ippolito. Proprio per questo motivo abbiamo contattato l’attuale proprietario della Viola Basket Reggio Calabria che, ben volentieri ed in modo elegante e cortese, ha confermato i rumors di ieri pomeriggio e cioè di aver proposto a Rombolà un contributo di 40.000 mila euro. «La somma di 40.000 mila euro – ha riferito Muscolino alla nostra redazione – sarebbe stata dilazionata nel corso dell’intera stagione, con contributi mensili di 4.000 e 5.000 mila euro. Una somma considerevole ritengo che avevo deciso di mettere per aiutare Gioia Tauro. Non potevo andare oltre perchè come ben sapete ho un impegno a Reggio Calabria con la Viola Basket nè tanto meno potevo nell’immediatezza versare sul piatto 20.000 mila euro perchè non ho una disponibilità immediata. Pur tuttavia capisco – ha sottolineato Muscolino – gli appelli di Rombolà volti a sensibilizzare il mondo imprenditoriale di Gioia Tauro. Ed in questo senso devo constatare che a parte il sottoscritto, nell’ultimo incontro davanti al sindaco, nessun altro era presente per risolvere le problematiche di natura economica riguardanti la Nuova Gioiese aiutando allo stesso tempo il presidente Rombolà».
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