ESCLUSIVA, Mario Dal Torrione: «Rammaricato di non aver trascorso l’estate al mare»

«In estate ho sbagliato, dovevo imporre le mie scelte altrimenti non accettare l’incarico»

Dopo mesi di silenzio ritorna a parlare Mario Dal Torrione. Il tecnico che ha riportato la serie D a Gioia Tauro a distanza di quasi 19 anni, commenta in esclusiva sul nostro portale alcune situazioni che hanno portato lo stesso a rassegnare le dimissioni da allenatore della Nuova Gioiese a distanza di oltre tre mesi. L’ultima apparizione sulla panchina viola di Dal Torrione è datata 09 novembre 2014 (in quella circostanza la Gioiese pareggiava clamorosamente con l’Orlandina per 1-1). Il prodromico mal di pancia di mister “Serie D” è però precedente alle dimissioni ufficiali avvenute appunto i giorni susseguenti al match di Capo d’Orlando. Un mal di pancia reso pubblico anche dalle prime dimissioni, poi rientrate dopo la debacle interna con la Frattese del 20 ottobre. Adesso per Dal Torrione, a mente serena e fredda e assolutamente lucida, è tempo di fare un bilancio di quel periodo, partito con grande confusione la scorsa estate e fortunatamente culminato con l’iscrizione della Nuova Gioiese al campionato di serie D 2014/2015.

Mister, guardando com’è cambiata la Gioiese nell’organico durante il mercato di riparazione, si sarebbe dimesso ugualmente?

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«Ritengo di no, uno dei motivi principali delle mie dimissioni è stato la carenza dell’organico. Abbiamo affrontato l’Orlandina con 17 uomini a mia disposizione, la domenica successiva avrei dovuto affrontare il Rende con 15 calciatori in rosa (infortuni di Tuzzato e Carbonaro a Capo D’orlando). Dei giocatori allontanati (Manfrè, Saccà e De Luca) sia io che la squadra ci eravamo fatti portavoce per il loro reintegro, ma il no del Presidente è stato categorico. Prima della gara con il Rende in un incontro con il Presidente, lui si rammaricava del fatto che nel mercato di Dicembre non era nelle condizioni di poter prendere altri calciatori anzi di ridimensionare ancora l’organico».

Quale è stato il suo più grande rammarico prima delle dimissioni da tecnico della Gioiese?

«Non aver trascorso l’estate scorsa al mare».

È stato giusto abbandonare una nave alla deriva (il riferimento è alla posizione in classifica al momento delle sue dimissioni della Gioiese)?

«Non credo si possa parlare di deriva, alla decima giornata, con uno scarto di quattro punti dalle squadre fuori dai play out. Ho lasciato perché in quel momento non c’erano né i presupposti presenti né quelli futuri per fare il mio lavoro».

Ha detto più volte che gli acquisti estivi non sono stati esattamente quelli da lei richiesti: c’erano i presupposti per le dimissioni prima dell’inizio del campionato?

«Si, in estate il coinvolgimento dei tifosi mi ha fatto ragionare più con il cuore che non con la testa. Ho sbagliato, dovevo imporre le mie scelte altrimenti non accettare l’incarico, quando si ragione con il cuore alla fine si sbaglia e si resta soli».

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Chi erano i giocatori che voleva espressamente in maglia viola?

«Non avrei mai rinunciato a Pascu, Cassaro e Castellano».

In cosa non l’ha soddisfatta esattamente, dal punto di vista tecnico, il presidente Rombolà?

«Nel non riconfermare in blocco il gruppo della passata stagione».

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Pensava di trovare un maggiore sostegno nello spogliatoio (in particolare dallo staff tecnico) con le sue dimissioni?

«Ognuno è libero di agire come ritiene opportuno, sicuramente qualche componente dello staff se si trova in serie D con la Nuova Gioiese lo deve al sottoscritto».

Come giudica la Gioiese attuale e quante percentuali dà alla squadra viola di salvezza diretta?

«Non mi piace giudicare nessuno, né dare percentuali, ho visto giocare la Gioiese solo in due occasioni, spero solo da Gioiese che acquisisca il diritto di permanenza in serie D il più presto possibile. Di una cosa sono convinto, ritengo che se la N. Gioiese si è iscritta al campionato e se resterà in D gli artefici di questa impresa sono quei tifosi che in estate prima ed a Dicembre poi, hanno fatto sentire la loro voce alla proprietà».

Per concludere, sono veri i rumors che la vogliono vicino alla Palmese il prossimo anno?

«Questi rumors sono probabilmente dovuti al fatto che ho allenato la Palmese e perché ho seguito alcune gare interne della Palmese, ma ho seguito anche l’Hinterreggio, il Roccella, la Cittanovese, la Vibonese, la Bagnarese e tante altre partite giovanili. Quindi lasciamo stare i rumors e permettetemi di fare i complimenti al Presidente Carbone e a mister Salerno per la strameritata vittoria del campionato di Eccellenza».

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