Immenso Crucitti, Gioiese più forte dello scandalo

A Roccella termina 2-2, ma non convalidato un gol regolare al "mago" Totò Crucitti

Sul campo finisce 2-2 il derby dei due mari tra Roccella e Gioiese, ma sugli spalti la vittoria è tutta biancoviola, vista la colorata e rumorosa invasione di tifosi gioiesi che hanno gremito la tribunetta ospiti del “Ninetto Muscolo”. Un sostegno costante, massiccio e pregno di passione per la maglia, quello degli Ultras Viola ’01 e dei semplici sportivi (oggi presenti in quasi 300 unità), che non si sono mai scoraggiati. Hanno continuato a cantare dopo l’iniziale vantaggio di Khoris (giunto al 33′ del primo tempo), e non hanno mollato neanche quando il primo assistente del direttore di gara, il sig. Alessandro Roberto Bruno della sezione di Palermo, ha praticamente inventato un fuorigioco passivo su un calcio di punizione diretto di Totò Crucitti, che aveva pareggiato i conti, levando la ragnatela dal sette della porta amaranto. Una decisione a dir poco assurda, da far accapponare la pelle, che “costringe” l’arbitro Madonia, anch’egli della sezione palermitana, a defraudare i viola di un gol sacrosanto, inizialmente convalidato. Il pari, comunque non tarda ad arrivare ed al 16′ della ripresa, quando Zampaglione (anche oggi tra i migliori in campo) si procura un calcio di punizione, è sempre il sinistro fatato del “mago” Crucitti (11° gol stagionale in campionato, da centrocampista!) a mettere in chiaro le cose e lanciare un messaggio agli avversari: “Questa Gioiese adesso è una vera squadra e non ci sta a perdere con nessuno”.

come Belinelli Anche Totò Crucitti, da oggi, è soprannominato "il mago"

Come Bargnani anche Totò Crucitti, da oggi, è soprannominato “il mago”

I padroni di casa, però, riescono a riportarsi avanti al 24′, con il secondo tiro in porta di giornata, ad opera di Maiese, che beffa Panuccio a fil di palo. La gioia amaranto, però, dura appena tre minuti, giusto il tempo di consentire a Totò Crucitti di riportarsi a limite dell’area, mettere a sedere un avversario e trafiggere Belcastro con l’ennesimo sinistro chirurgico, un’autentica prodezza che evidenzia la classe cristallina di questo giocatore che in Serie D non c’entra proprio nulla. In tribuna ospiti è l’apoteosi, una bolgia infernale che sostiene la squadra fino al triplice fischio di un derby spettacolare, che consegna alla Nuova Gioiese il quinto risultato utile consecutivo (11 punti in 5 gare) e, se lunedì la sentenza del tribunale sportivo desse ragione a Zampaglione e compagni, la compagine cara al presidente Rombolà potrebbe volare a quota 26 punti, fuori dalla zona play-out. Un sogno che si spera possa divenire realtà, ma nel frattempo a Gioia Tauro ci si gode questa febbre a tinte viola, ritornata più viva che mai.

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