Rassegna stampa il Quotidiano: «Dalla lite all’amore, adesso è un Angelo»

Carattere forte, personalità da vendere, difensore con gli attributi e di grande temperamento. Paradossi del calcio, aveva causato quasi un clamoroso parapiglia al termine del match Gioiese-Noto: in quella circostanza il centrale di Termini Imerese Angelo D’Angelo (nella foto di Roberto Saverino in anticipo su Meloni durante Gioiese-Akragas) indossava la casacca amaranto della compagine siciliana. Adesso è il perno della retroguardia della Gioiese, un elemento sul quale Franco Viola ha poggiato le basi della salvezza. Un punto soltanto separa la Gioiese (sestultima in graduatoria) dalla quota salvezza Battipagliese (23 punti per le zebrette campane, 22 per i metaurini). Da quando D’Angelo è titolare la Gioiese è imbattuta: Panuccio non prende gol da ben 360’ minuti. Merito anche di un D’Angelo che oltre ad essere un difensore affidabile, si propone durante la partita anche in area ospite per bucare i portieri avversari, forte anche di una stazza fisica notevole. Domenica scorsa in occasione del match col Sorrento D’Angelo ha tentato, in una sortita offensiva su palla inattiva, il gol in particolare nella ripresa dopo un calcio d’angolo battuto da Totò Crucitti e quando ancora il risultato era fermo sullo 0-0. Insomma un difensore che è entrato velocemente nel cuore dei tifosi viola.

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