N. Gioiese: profondo (bianco)rosso

Tabellino e commento della vittoria rendese al "P. Stanganelli"

NUOVA GIOIESE (4-3-3): Panuccio (9′ st Simonetta); Cosoleto, Petta, Taverniti, Gentilesca (34′ st Caruso); A. Crucitti, Guerrisi, Condomitti (9′ st Trentinella); Fiorino, Zampaglione, G. Crucitti 4.5. In panchina: Gambi, Tuzzato, Somma, Barillà. All.: Gangemi
S.S. RENDE (4-3-3): De Brasi; Ruffo, Musca, Scarnato, Crispino; Fiore, Marchio (4′ st Buccino), Piromallo; Zangaro (21′ st Irace), Mandarano (38′ st Grisolia), Caruso. In panchina: Mancino, Gigliotti, Grisolia, Spagnuolo, Azzinnaro, Benvenuto. All.: Trocini
ARBITRO: Guddo di Palermo (Fraggetta di Catania e Grasso di Acireale)
MARCATORI: 13′ pt e 1′ st Zangaro (R), 17′ st Piromallo (R), 22′ (rig.) e 45′ st A. Crucitti (NG)
NOTE: Spettatori 1000 circa di cui 30 ospiti. Terreno di gioco in precarie condizioni. Espulso Zampaglione per somma di ammonizioni. Ammoniti: Guerrisi, A. Crucitti (NG), Scarnato, Mandarano, Caruso, Buccino (R) Angoli 4-1. Recuperi: 1’st – 5’st

Se fosse un film sarebbe il thriller – horror di Dario Argento, “Profondo Rosso”, anzi in questo caso biancorosso. La situazione della Nuova Gioiese, infatti, è brutta come un film dell’orrore, una di quelle pellicole che induce il pubblico a chiudere gli occhi durante le scene più cruente. Ancora senza una guida tecnica, dopo l’addio di mister Dal Torrione, la compagine dichiaratasi in autogestione naufraga nel mare forza nove, rappresentato dal Rende di mister Trocini. Una squadra tosta, quadrata, unita e ben disposta in campo, quella biancorossa, oggi orgoglio delle calabresi di Serie D, al pari dell’Hinterreggio (prossima avversaria della Gioiese ndc). La squadra cosentina è anche fortunata nei momenti cruciali del match, quando Vito Zangaro mette in fila due eurogol (uno per tempo) che lasciano di stucco Panuccio prima e Simonetta, dopo. Ma la fortuna aiuta gli audaci e punisce chi osa senza la giusta cognizione. Ed i padroni di casa oggi hanno dimostrato proprio questo, la mancanza della cognizione di quello che bisogna fare in campo, oltre alla solita palese carenza fisica. Il team caro al presidente Rombolà appare atleticamente inferiore a tutte le altre compagini viste finora. Una squadra debole nella struttura fisica e quindi sovrastata in ogni incontro. Così il giovane Piromallo chiude l’incontro con un destro chirurgico, poco prima che i padroni di casa (si fa per dire), rimanessero in dieci a causa dell’espulsione di Mimmo Zampaglione. Già ammonito, l’attaccante di Saline si lascia prendere dalla frustrazione mista a rabbia e finisce anzitempo sotto la doccia. Ed in inferiorità la Gioiese trova la reazione, accorciando le distanze grazie alla solita pennellata di Totò Crucitti che replica al 90′ siglando un penalty autoconquistato. Gli ultimi minuti di recupero sono concitati, ma è troppo tardi ormai, difficile poter sperare di pareggiare, figuriamoci di vincere in queste condizioni, difficile soprattutto poterlo fare senza una vera guida in panchina, senza un uomo che possa avere pari carisma di chi lo ha preceduto e che soprattutto abbia con se la formula magica per risollevarsi. Proprio così, la formula magica, perché ad oggi solo una magia, o per i più credenti un miracolo potrebbe salvare questa squadra, avviata verso il baratro dell’Eccellenza.

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