È ufficiale, Nello Gambi è un giocatore della Nuova Gioiese. Finalmente le strade del forte terzino, gioiese d.o.c., e della massima realtà calcistica cittadina s’incrociano, è lui, quindi, il primo colpo della rediviva compagine pianigiana, un colpo importante, è il curriculum del giocatore a dirlo. Le ultime due stagioni Gambi le ha disputate in Eccellenza, indossando le casacche di Rende e Palmese, ma la carriera del fluidificante mancino classe ’86 è imperniata tutta in Lega Pro e Serie D. 
Cresciuto nelle giovanili della Reggina, nella quale svolge tutta la trafila fino alla squadra primavera, si mette in grande evidenza a Vibo Valentia, laddove con le sue 33 presenze è determinante per la conquista di una storica promozione nell’allora Serie C2. Le esperienze più importanti però sono quelle maturate con la casacca della Paganese, squadra che lo vede protagonista in C2 nella stagione 2006/2007 ed in C1 2009/2010, in mezzo la buona parentesi di Melfi dove timbra 56 presenze in due tornei di C2. Nella Serie D, invece, Gambi disputa con alterne fortune diversi campionati, difendendo i colori di Hinterreggio, Cittanova Interpiana, Noto e Cavese. «Finalmente – commenta un entusiasta Gambi, contattato telefonicamente – avrò l’opportunità e l’onore d’indossare la maglia viola e di giocare per la squadra della mia Città. Col presidente Rombolà ci siamo capiti al volo ed ho sposato il progetto della Gioiese senza alcun indugio anche se ci tengo a ringraziare il presidente della Palmese Carbone e tutta la dirigenza». Anche il diggì viola, Rosario Panuccio, esprime parole al miele verso il nuovo acquisto: «Nello Gambi non ha bisogno di presentazioni è un giocatore importante che darà esperienza e qualità alla nostra squadra. Inoltre ha sposato il progetto viola senza pensarci su due volte, dando grande dimostrazione di tenere alla squadra della sua Città». Il primo innesto della Nuova Gioiese, stagione 2014/15, quindi, è all’insegna della “gioiesità”, un esempio genuino, fatto di passione vera per il calcio ed attaccamento alla maglia. È questo il diktat da seguire e questa sarà la nuova pelle della compagine metaurina. Una squadra fatta di giovani, possibilmente indigeni, che hanno voglia di lottare e fame di emergere.
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