«E’ un mondiale particolare, nel quale il caldo incide moltissimo ed avvantaggia le squadre sudamericane che sono più abituate rispetto alle europee. La Francia, è vero, è partita benissimo in un girone non molto difficile e può fare bene, perché si tratta di un buon gruppo formato da giovani, ma il cammino è ancora lungo. Per quanto riguarda l’Italia, invece, l’avevo pronosticato che sarebbe stata dura, ma con l’Uruguay basterà il pareggio e una squadra titolata come quella azzurra può riservare mille sorprese». Sono le parole di Vincent Candela, che si concede in esclusiva al nostro portale, “intercettato” nei pressi della sua bellissima residenza romana, in piena zona Castelli, laddove l’ex fluidificante transalpino trascorre la vita quotidiana in compagnia della famiglia. Un tipo gioviale ed alla mano Candela, nonostante il curriculum possa permettergli anche di darsi qualche aria. Campione del mondo nei mondiali giocati in Francia nel 1998, campione d’Europa nel 2000, purtroppo a spese dell’Italia di Zoff. Nel 2001 vince lo scudetto con la Roma, un idolo per i tifosi giallorossi che ne apprezzano le doti di giocatore e soprattutto di uomo attaccato ai colori giallorossi. Adesso il buon Vincent è pronto a ritornare nel suo mondo, a riassaporare il campo, nelle vesti di allenatore, visto che sta seguendo il corso a Coverciano e, siamo sicuri, non tarderà a trovare una panchina nel nostro campionato. «In Italia ho trascorso metà della mia vita, mia moglie è romana e, oltre alla Francia, faccio il tifo anche per l’Italia». Un tifoso d’eccezione, quindi, che si spera possa portare fortuna al cammino brasiliano di Pirlo e compagni.
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