Lo sguardo proiettato al futuro di Mario Dal Torrione
Lo ha detto a chiare lettere durante il suo intervento sabato sera a Sala Fallara. Lo ha confermato quest’oggi sul nostro portale: «Inutile dire che sono orgoglioso per la riconferma in panchina unitamente ai miei colleghi Giacobbe e Gangemi e di questo ringrazio la famiglia Rombolà – ha riferito Mario Dal Torrione – la Nuova Gioiese, in effetti,la sento parte di me ed è la squadra principale della mia città. Debbo anche dire che la prossima serie D sarà un torneo ancor più difficile ed impegnativo anche per via della riforma dei campionati, pertanto la società sa perfettamente che l’organico va ampliato e rinforzato con l’innesto di alcuni elementi di categoria». Un invito alla dirigenza, dunque, questo di Dal Torrione che vuole ripetersi nell’anticamera del professionismo dopo un sesto posto da sballo. “Mister serie D” chiede la conferma del blocco difensivo: Cassaro, Taverniti, Saccà, Cosoleto e Ferraro sono nell’idea di Dal Torrione tutti elementi assolutamente da riconfermare, così come a centrocampo i fratelli Crucitti ed il duttile Condomitti. Per quanto concerne il reparto offensivo, Dal Torrione non vuole assolutamente privarsi di Marius Pascu, e possibilmente inserire in attacco una pedina che possa dare manforte al panzer della Transilvania. Il “patron” Rombolà sembrerebbe, proprio in questa direzione, abbia fatto delle avances all’indigeno Nico Spanò, classe ’93, ex Vibonese e Fersina Perginese. Per il momento indiscrezioni e nulla più, così come indiscrezioni risultano essere le voci che riguardano Giovanni Lavrendi (un pallino del presidente Rombolà) e Francesco Piemontese. Per un obiettivo (Spanò su tutti) che potrebbe finalmente indossare la maglia viola, due che oramai possono essere considerati ex: Sergio Lombardo e Ezequiel Bugatti potrebbero aver disputato ad Agropoli l’ultima gara con la casacca della Nuova Gioiese.
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