Esclusiva GS, Mario Dal Torrione: «Io alla Palmese? Parliamo del futuro del calcio gioiese»

Ed ancora: «Senza Rombolà, il calcio scomparirà da Gioia Tauro»

Mario Dal Torrione

Ha guidato la Nuova Gioiese in serie D stravincendo l’Eccellenza 2012/2013. Al primo anno nell’anticamera del professionismo Mario Dal Torrione si è superato, ottenendo un nobile sesto posto. Adesso, però, è tempo dei primi bilanci con un occhio vigile al futuro, un futuro che al momento rimane incerto per Dal Torrione, con lo stesso che è entrato nelle mire di alcune società di Eccellenza (in primis la Palmese) che sembrerebbe molto interessata al tecnico di Gioia Tauro. Ed a precisa domanda su questo forte rumors di mercato (sul quale alla nostra redazione non è giunta alcuna smentita dalla società neroverde), Dal Torrione non conferma nè smentisce, lasciando la piazza metaurina in “suspense”. Ovviamente bisognerà vedere la strategia della Nuova Gioiese che crediamo non si priverà facilmente del “mister serie D”.

Si è appena concluso il campionato di serie D. Che idea si è fatto Mario Dal Torrione?

«Il campionato si è concluso rispettando le previsioni della vigilia, con la meritata vittoria del Savoia. Anche la griglia play-off è stata confermata con le corazzate Akragas, Agropoli, Battipagliese e Torrecuso. In coda la sorpresa per tutti credo sia la retrocessione diretta della Vibonese».

Nonostante una “caratura” maggiore del campionato di serie D, la società ha praticamente confermato il blocco della squadra che ha stravinto l’Eccellenza 2012/2013. Una strategia che, visti i risultati, ha pagato. Quanti meriti hai in questo contesto?

«La strategia di confermare il blocco dello scorso anno è risultata più che soddisfacente; tale scelta è stata fatta da me con la piena condivisione della società ed i meriti vanno divisi in egual misura. Abbiamo creduto in quel gruppo che ci aveva regalato la promozione è ha continuato a soddisfarci anche in D».

Dopo averlo vissuto dalla panchina per la prima volta, come giudichi nel complesso il campionato di serie D? C’è una abissale differenza con l’Eccellenza, oppure sono due tornei che in linea di massima si livellano?

«Il campionato di serie D è un campionato molto difficile, la differenza con l’Eccellenza è enorme, in particolar modo il girone di ritorno è molto tosto. In questo campionato non c’è spazio per l’improvvisazione, è indispensabile avere alle spalle una società solida ed organizzata e dei giocatori motivati ed anche una tifoseria all’altezza, altrimenti si corre il rischio di scomparire vedi Licata e Ragusa».

Il presidente Rombolà quanti meriti ha nell’aver riportato la serie D a Gioia Tauro a distanza di 19 anni?

«Senza ombra di dubbio il merito di riportare il calcio gioiese in una categoria che conta come la D è stato del Presidente Rombolà e dei suoi collaboratori che con la loro tenacia e con sacrifici economici non indifferenti hanno riportato un torneo prestigioso a Gioia Tauro. Ritengo che senza Rombolà il calcio gioiese scomparirà da prestigiosi campionati per lungo tempo».

Il pubblico di Gioia Tauro ha risposto bene al primo anno di serie D dopo 19 anni di assenza, oppure le proteste presidenziali sull’apatia della tifoseria viola, hanno un giusto fondamento?

«Inizialmente la tifoseria viola, sulle ali dell’entusiasmo dello scorso anno, ha partecipato con passione. In virtù anche di un nostro girone d’andata che definisco strepitoso, nella seconda parte del campionato il pubblico ha lasciato a desiderare. È mancato l’affetto di una tifoseria che non può sostenere la squadra solo in base ai risultati di qualche domenica, ma giudicare la squadra nell’arco di una stagione».

Per concludere, Mario Dal Torrione continuerà ad essere l’allenatore della Gioiese o c’è dell’altro che bolle in pentola, per esempio si parla in queste ultime ore di un forte interessamento della Palmese nei tuoi confronti?

«Riguardo il mio futuro non so quale sarà, ritengo che gli sportivi di Gioia Tauro devono interessarsi principalmente di quale sarà il futuro della Nuova Gioiese».

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