LA FORMULA DEL SUCCESSO DI PASQUALE IRACÀ

Pasquale Iracà, allenatore Nuova Jolly Reggio Calabria

Artefice numero uno del miracolo Nuova Jolly, Pasquale Iracà in questa stagione ha vinto, con una squadra di giovanissimi talenti, il campionato di serie D approdando in serie C2. In esclusiva su GioiaSport l’ex allenatore della Cestistica Gioiese ha fatto il punto della situazione del campionato di serie C dilettanti appena concluso, facendo una interessante disamina a 360 gradi, ovviamente sotto la lente d’ingrandimento del suo punto di vista.
Iracà si aspettava un successo di Battipaglia in finale contro la Gioiese ?
No. Non me l’aspettavo, ma devo ammettere che i campani hanno meritato. Battere una corazzata in sole due partite e ribaltare il fattore campo non è impresa semplice“.
Secondo Iracà, la Gioiese ha preso sotto gamba l’impegno, in un certo senso si è rilassata dopo la disputa dei quarti e della semifinale ?
Non è una questione di rilassamento, Battipaglia ha giocato di squadra ed ha vinto. Io non ho assistito a gara 1 della finale, ma dai commenti e dalle analisi all’incontro gara 1 non è paragonabile minimamente a gara 2; a Battipaglia la Gioiese, nel terzo quarto, era avanti per buona parte del match prima di crollare nel quarto periodo“.
Non entrando nel merito della questione e partendo dal presupposto che Muscolino decida di proseguire il rapporto di lavoro con Fantozzi in vista della prossima stagione, lei sarebbe d’accordo con le intenzioni del massimo dirigente gioiese ?
Fantozzi ha dimostrato di essere un valido coach, si sono d’accordo. Non dimentichiamoci che la Gioiese viene dal cambio di 4 allenatori in due stagioni (Chiarella, Iracà, Napoli e Fantozzi ndc). Occorre programmazione e continuità se si vogliono ottenere risultati importanti“.
Lei, a proposito di programmazione, anche l’anno scorso prima di una separazione “consensuale” con la Gioiese, ha più volte ribadito il concetto della programmazione basata sui giovani e sulla loro crescita.
Rimango dello stesso avviso. Se una società vuole emergere, deve necessariamente puntare sui giovani, irrobustendo il settore giovanile con forti investimenti. Ieri sera abbiamo festeggiato, in un palazzetto gremito, la nostra promozione. La Nuova Jolly ha deciso di puntare sui giovani con un progetto a lunga scadenza ed avere tante persone ad applaudirci non può che inorgoglirci. In questo contesto, però, è indispensabile avere una struttura ad hoc, un palasport che dia ai giovani ed alla squadra la giusta dimensione“.
E, purtroppo, Gioia Tauro, allo stato attuale, non può degnarsi di un Palasport con la P maiuscola.
È un problema che andrà risolto. Gioia Tauro ormai è una realtà ben consolidata nel panorama cestistico, ma per avere una continuità ed essere al centro del sistema della pallacanestro, dovrà dotarsi di una struttura all’altezza. In questo contesto l’arrivo del sindaco e la nomina quale assessore allo sport di Gaetano Condello sono due fattori positivi per la società di patron Muscolino“.
Dunque per concludere coach Iracà, la società prima di tutto, poi i giovani, il Palasport e le giuste ambizioni.
Il motore sportivo della pallacanestro gioiese è la società, non sono nè i giocatori nè l’allenatore. Al centro di tutto c’è la società, questo a Gioia Tauro Muscolino lo sa bene, ne abbiamo parlato tantissimo anche nella scorsa stagione prima di decidere se proseguire o meno il rapporto di lavoro. I giovani ed il Palasport devono camminare di pari passo, senza di loro non c’è futuro ed ogni società rischia seriamente di scomparire“.

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