Gioiese: attaccanti con le polveri bagnate, con l’Akragas per il riscatto

Uno striminzito 0-0 che serve a muovere la classifica, ma che oggettivamente non può far fare salti di gioia a società e tifosi. Al “Dino Liotta”, la formazione viola sbatte contro un orgoglioso e coriaceo Licata che, nonostante la misera posizione in classifica (penultimo posto a 11 punti), riesce nell’intento di fermare la voglia di rivalsa dell’undici di Gioia Tauro. Purtroppo, e non è una novità del momento, la Gioiese sta subendo una profonda crisi di realizzazione. Si segna con il contagocce e per gli attaccanti il gol è un lontano ricordo. Pascu è a secco da troppo tempo, Bugatti (il colpo da novanta del presidente Rombolà del mercato dicembrino) non ha ancora timbrato il cartellino. E quando gli attaccanti non segnano, si acuiscono le difficoltà per una squadra che fortunatamente ha guadagnato sul campo, grazie ad un inizio di campionato col botto, i punti per una tranquilla salvezza che, ricordiamolo, è l’obiettivo primario del club pianigiano. Ha ragione da vendere il presidente Rombolà quando afferma “che avrebbe messo la firma ad inizio campionato per avere allo stato attuale del torneo 38 punti in classifica”, ma è altrettanto vero che rimanere all’asciutto per oltre tre mesi è un dato preoccupante. Ma a distanza di 90 giorni domenica a Gioia arriva l’Akragas, un’altra “grande” del girone I: quale migliore occasione per ritornare al successo?

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