Rassegna stampa il Quotidiano: Pascu, prodezze da star

Il rumeno che incanta i tifosi della Gioiese: ricorda Furlanis

Marius PascuIl colpo da novanta di Raffaele Gaetano. È stato il dirigente viola a portarlo a Gioia Tauro nell’estate 2012, strappandolo al Roccella. E dopo la grande cavalcata nella stagione 2012/2013 conclusa per Pascu con la vittoria del campionato di Eccellenza ed il trionfo nella classifica dei marcatori, il panzer della Transilvania si sta ripetendo anche nel campionato di serie D. Domenica pomeriggio al “Celeste” di Messina il bomber rumeno ha indossato i panni del “Re Leone”. Ha “sbranato” la compagine peloritana con due reti, ha contribuito al gol del momentaneo 0-2 con un delizioso assist per Iannelli, ha praticamente sconquassato la retroguardia del Città di Messina con le sue perentorie accelerazioni e le sue devastanti ripartenze. Un giocatore che ha vissuto, fisiologicamente, in questo primo scorcio di stagione un breve periodo di appannamento dopo un inizio veemente (doppietta a Vibo all’esordio), ma che ha sempre sudato la maglia viola sgobbando in ogni match dal 1’ al 90’. Vederlo domenica pomeriggio al Celeste è stato uno spettacolo, ma grandi meriti anche a tutto il gruppo viola che lo ha messo nelle condizioni di colpire ripetutamente la formazione giallorossa. Stranezze del calcio, Marius Pascu, 32 anni compiuti lo scorso primo gennaio, quando giocava a Roccella veniva incredibilmente schierato anche da terzino sinistro. Evidentemente non si è sfruttato appieno l’enorme bagaglio tecnico e soprattutto fisico del centravanti della Romania che a Gioia è ormai un punto di riferimento per tutti i tifosi, grandi e piccini. Nelle scuole in riva al Petrace si parla di Pascu, di MP9 sulla falsa riga del ben più noto CR7, al secolo Cristiano Ronaldo. Un grande merito della società per aver centrato un obiettivo sul quale poche società credevano (almeno fino all’inizio del campionato scorso). Un elemento, però, sul quale ha lavorato parecchio anche il trainer Mario Dal Torrione. Pascu è cresciuto in maniera esponenziale, quando è arrivato a Gioia Tauro sembrava un po’ “grezzo” tatticamente, oggi è diventato l’asso nella manica della Gioiese. Copre, lotta, sgomita, difende in fase di non possesso, alza il baricentro della squadra, gioca indistintamente da prima o seconda punta, è sicuramente il nuovo Furlanis, storico ex centravanti della AC Gioiese degli anni ’70.

Articolo tratto dall’edizione odierna de Il Quotidiano della Calabria

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