Città di Messina – N. Gioiese 1-4: le pagelle

Dai gol di Pascu agli arancini di Zimbaro. I voti di una giornata da ricordare

PANUCCIO sv: A parte qualche uscita, laddove dona sicurezza a tutto il reparto difensivo, vive una domenica tranquilla e raramente vede gli attaccanti locali dalle sue parti. Intuisce anche l’angolo del rigore, ma la traiettoria di Camarda è perfetta.
COSOLETO 6.5: Controlla  senza nessun affanno la sua fascia di competenza, sfortunato in occasione del rigore causato, che ai più, in tribuna, è apparso inesistente.
CASSARO 7: Ruggisce in mezzo alla difesa, dove blocca sistematicamente Manfrè e non concede nulla a chi osa avvicinarsi troppo all’area di rigore.
CASTELLANO 7.5: La sua assenza si era sentita eccome nella partita precedente. Si riprende il centrocampo alla sua maniera e lo vedi correre e lottare in ogni zona del campo. Oggi più Florenzi che Gattuso, perchè mister Dal Torrione lo piazza sull’out di destra e lui non fa una piega, tentando spesso gli inserimenti. 36′ st SORGIOVANNI sv: gioca solo 13′, recupero compreso, ma ci mette grinta e dimostra di potersi ritagliare uno spazio importante in questo gruppo.
MISALE 6.5: Inizialmente soffre un tantino la velocità di Vella, ma poi prende le misure e si concede anche qualche proiezione offensiva. Peccato per qualche entrata troppo irruenta, di cui una che gli costa il cartellino giallo.
TAVERNITI 6.5: Il centro della difesa è casa sua e come Cassaro non lascia passare proprio nulla.
NESCI 7.5: Si era visto a Favara con l’Akragas che era in grande spolvero. Si ripete anche in uno stadio importante, dove il giovane centrocampista di Guardavalle disputa un match di grande valenza, tecnica ma soprattutto tattica. Abile a rompere il gioco e cucire, pur partendo da posizione defilata. risulterà alla fine uno dei migliori in campo.
LOMBARDO 6: E’ costretto a fare un lavoro oscuro, avendo al suo fianco Crucitti che svolge il ruolo di playmaker, pertanto non si abbassa più di tanto alla ricerca del pallone e bada più al sodo. Vive un periodo di piccolo appannamento ma siamo sicuri che presto ritornerà il Prof. Lombardo che tutti conosciamo. La sua classe cristallina non si discute. 28′ st GUERRISI 6: Entra è mette in campo la solita grinta da Gioitano d.o.c. Anche per lui, siamo sicuri, lo spazio sarà sempre maggiore.
PASCU 8.5: (IL MIGLIORE) Il panzer è tornato! Lo avevano saggiato i difensori dell’Akragas, lo sogneranno a lungo quelli del Città di Messina. La presenza di un centravanti boa come Iannelli lo svincola da alcuni compiti a lui poco congeniali e gli consente di attaccare sempre la profondità. Il primo gol è importante, ma il terzo, che vale la sua personale doppietta, è un capolavoro di forza e voglia di allontanare la “malasuerte”, con l’aiuto di Gesù naturalmente.
CRUCITTI A. 8(IL MIGLIORE bis) Mister Dal Torrione gli assegna goniometro e compasso e lui accetta di arretrare parecchio il proprio raggio d’azione. Motore, azione! degno del miglior Fellini, fa il regista al fianco di Lombardo, abbassandosi al limite dell’area di rigore per prendere palla e far partire l’azione, con suggerimenti e tocchi felpati. La punizione che vale l’1-4, poi, è più dolce di un cannolo siciliano.
IANNELLI 7: Al rientro dall’infortunio gioca una partita gagliarda, indossando i panni del centro boa che gioca spalle alla porta, fa salire la squadra e prende una sacco di legnate. La sua presenza è fondamentale per il rendimento di Pascu, mentre il suo gol è mezzo collo esterno di pregevole fattura. Adesso serve continuità. 18′ st CRUCITTI G. 6.5: Il suo ingresso regala un pizzico d’imprevedibilità che arriva dalle solite sfuriate che, spesso e volentieri, costringono gli avversari all’utilizzo del moment.
DAL TORRIONE 8: Ancora costretto a stare lontano dalla panchina per via della squalifica, manda in campo una formazione quadrata ed azzecca in pieno la mossa Totò Crucitti nella veste di play basso. Vibo, Ragusa e due volte Messina, se questa squadra continua ad espugnare parecchie fortezze, lo deve anche alla sagacia del proprio condottiero.

EXTRAS

FERDINANDO ROMBOLA’ 10: Girando per i campi del meridione e conoscendo tanti altri dirigenti, comprendiamo sempre più la grande signorilità di questo personaggio. Qualche anno addietro le trasferte si chiamavano Petrizzi e Badolato (con grande rispetto verso queste due cittadine), oggi Messina, Cava dei Tirreni, Battipaglia o Torre Annunziata. C’è bisogno di aggiungere altro?

TIFOSI GIOIESI 8 POLITICO: Hanno subito un’ingiustizia, costretti a rimanere a casa, per via di un divieto ancor oggi incomprensibile. Col cuore al “Celeste” e con lo sguardo sulle pagine di GioiaSport hanno seguito comunque i loro beniamini, godendo ad ogni gol della magica viola. I clacson delle auto che circondavano il “Cesare Giordano”, dove andava in scena l’incontro di Prima Categoria tra Real Gioia e Santa Cristina, poi, hanno fatto il resto della coreografia. Un carosello di Gioia per una grande Gioiese.

PICCOLI ESSERINI OCCHIALUTI ASSIEPATI SUI GRADONI DEL CELESTE 3: Forse credevano di poter intimidire qualcuno alzando la voce, forti della superiorità numerica e di un’ordinanza che vietava la visione ai tifosi ospiti, ma non erano a conoscenza del fatto che i presenti in tribuna, oltre ad essere regolarmente accreditati, avessero il FATTORE G nel sangue. Il fattore G, per chi non lo sapesse, sta per FATTORE GIOITANI, ovvero l’orgoglio ed il senso di appartenenza ad una Città. Ad ogni gol di Pascu e compagni, infatti, l’urlo dei Gioitani assomigliava sempre più ad un ruggito, mentre quello dei piccoli esserini occhialuti diveniva pian pianino un miagolio.

GLI ARANCINI DEL MITICO ZIMBARO 10: Altro che gli arancini di Montalbano. Quelli della storica rosticceria Zimbaro di Messina, sono un tripudio per le papille gustative. Al sig. Zimbaro, detto non a caso “Il Sindaco”, un ringraziamento per il trattamento speciale.

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