E’ ufficiale. Il Licata calcio domani non scenderà in campo

E’ ufficiale. Il Licata calcio domani non scenderà in campo. Niente trasferta a Gioia Tauro. Non ci sono soldi per finanziare la gara in terra calabra. La squadra subirà lo 0-3 a tavolino con un punto di penalizzazione oltre alla conseguente ammenda prevista dai regolamenti. Per ora (ma è solo questione di tempo) non c’è il ritiro della squadra. Si rinuncia solo (solo si fa per dire) alla trasferta di domenica 13 ottobre 2013. Il vice Presidente Raimondo Semprevivo spiega il perchè della scelta, si dice amareggiato e deluso anche dal sindaco Angelo Balsamo. “Domani non giocheremo, è ufficiale, non ci sono i soldi. Non siamo nelle condizioni di affrontare questo viaggio, mi dispiace. Ho provato in tutti i modi a recuperare le cifre che servivono ma non ci siamo riusciti. Attorno alla squadra c’è un silenzio assordante, diversi ci hanno sbattuto le porte in faccia. Sono deluso anche dal comportamento dell’amministrazione comunale che doveva fare di più per salvare la squadra della città. Il sindaco doveva far quadrato con la classe imprenditoriale aiutando la società, mi aspettavo soluzioni concrete che non sono arrivate”. Il capo dell’amministrazione comunale risponde con decisione alle parole di Semprevivo, così come esternato giorni addietro, il sindaco Balsamo, ribadisce alcuni concetti che definisce fondamentali. “Tutti sanno quanto mi stiano a cuore le sorti del Licata calcio, sono stato sempre vicino alla squadra anche quando non ero sindaco, ed è cosa nota e risaputa. Non ci sto a certe cose, lo scarica barile non va bene. I dirigenti del Licata calcio si devono assumere le proprie responsabilità. Dicano apertamente alla città che non hanno un euro, loro hanno preso in giro tutta Licata e tutti gli appassionati e tifosi. Cosa pretendono da me?In un momento negativo, molto negativo economicamente parlando, mi sono mobilitato personalmente per recuperare qualche somma. Ho fatto il giro delle aziende locali, bussando alla porta degli imprenditori, riuscendo a recuperare per l’esattezza 18.670 euro solo per amore del Licata Calcio. Ho pure detto ai signori dirigenti che dal punto di vista delle strutture possono stare tranquilli: il comune è disposto a concedere gratuitamente non solo il Dino Liotta ma anche il Calogero Saporito per fare prima squadra e settore giovanile. Ma quando un sindaco si impegna così tanto cosi si pretende di più? E’ assurdo quello che vogliono fare questi dirigenti. Il Licata Calcio è un’azienda privata che deve essere finanziata dai privati, è bello atteggiarsi come imprenditori con soldi non propri. Ma questi signori vivono a Licata? Ma hanno la minima idea della situazione economica in cui versa la città? Noi come amministrazione ogni giorno facciamo i salti mortali per assicurare i servizi essenziali, qui c’è gente che muore di fame, devo pensare ai miei concittadini che non arrivano a fine mese, che non hanno un reddito, che vengono ogni giorno al Palazzo di Città anche solo per un supporto morale. Gli enti locali, Licata in primis, non hanno liquidità tale da poter sostenere una sponsorizzazione calcistica e comunque non in questo momento preciso. Nonostante queste difficoltà torno a ripetere che il sottoscritto e tutta l’amministarzione che rappresento ha cercato di aiutare economicamente il Licata Calcio ma non si può pretendere (e tra l’altro per l’ente è impossibile) di fare calcio con i soldi del comune. Questi dirigenti hanno preso in giro la città. Qui ci sono disoccupati e gente che vive alla soglia della povertà, cerchiamo ogni giorno di trovare risorse per queste persone, figuriamoci, bisogna essere seri. Questa è la verità, alla gente bisogna dire la verità”.

Fonte: RadioAzzurra.org

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