Riceviamo e pubblichiamo:
In esecuzione dell’ordinanza di cui in oggetto, peraltro di facile consultazione sull’Albo Pretorio on line del Comune di Gioia Tauro e, pertanto, riteniamo già di Vostra conoscenza abbiamo inteso, come Consiglio di Amministrazione del Circolo, voler rispettare i dettami dell’Amministrazione Comunale che, espressamente, nel punto tre di detta ordinanza, vieta qualunque tipo di attività se non quella finalizzata all’immediato sgombero di cose o persone.
Questo consiglio di amministrazione non vuole essere riconosciuto dalla cittadinanza come dedito alla “disobbedienza civile” e quindi, in attesa del pronunciamento dell’autorità giudiziaria che è stata già attivata, ha deciso di sospendere qualsiasi tipo di attività fino a nuove disposizioni.
Riteniamo però di dover mettere a conoscenza l’opinione pubblica tanto dei nostri intendimenti, quanto della sconcertante attività amministrativa persecutoria nei nostri riguardi.
Il fatto che tutto si stia consumando all’indomani di una esaltante attività agonistica che ha portato il nome di Gioia Tauro fino ai livelli nazionali di questo sport, dando di Gioia Tauro una immagine esaltante e virtuosa, lascia esterrefatti.
Appare infatti incomprensibile come una Amministrazione Pubblica degna di questo nome trascuri i meriti di una attività sociale e sportiva che porta la città agli allori della cronaca per la sua efficiente attività che si traduce in un indiscutibile vantaggio sociale mettendo in risalto le eccellenze che la collettività locale è capace di esprimere. E’ inutile sottolineare come il percorso di promozione e pedagogia sociale che il Circolo ha brillantemente avviato durante i sei anni della sua attività viene brutalmente interrotto con incalcolabili conseguenze su tanti giovani e giovanissimi frequentatori del Circolo che hanno trovato nel tennis l’occasione per una crescita personale ed umana.
Il Consiglio di Amministrazione
Circolo del Tennis Gioia 1974
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