Raffaele Salerno: «Rispolverare i premi partita»

«Dilettanti, quale futuro?» Le risposte del presidente del Siderno

Continua con Raffaele Salerno, presidente del Siderno, il viaggio all’interno del calcio dilettantistico calabrese, ideato da GioiaSport insieme ad Antonello Merenda (Universo Dilettanti) e ReggioNelPallone (www.reggionelpallone.it). Abbiamo sintetizzato le problematiche che ai nostri occhi appaiono di maggior rilievo, decidendo di sottoporle, attraverso 4 domande, sia ai vertici istituzionali che ai Presidenti delle società interessate. Fino al mese di luglio, pubblicheremo gli interventi degli attori protagonisti, o se preferite di coloro i quali finanziano direttamente questa variegata ed appassionante realtà.

1) Il patto anticrisi tra il Presidente Tavecchio e le banche, che consiste in un microcredito da 10.000 euro a tasso agevolato, garantisce le iscrizioni ai campionati e quindi protegge la federazione dall’emorragia di rinunce; secondo Lei non si sarebbero potute adottare altre iniziative, tipo quella di chiedere ‘soccorso’ al calcio professionistico?

Ritengo sia una iniziativa plausibile poichè consente a tante  società di accedere al credito agevolato tamponando momenti di difficoltà economica che si possono incontrare durante il percorso stagionale; c’è anche un problema di fondo che va affrontato e riguarda il rapporto con la Lega;  sarebbe auspicabile un sindacato di presidenti zonali poichè la fascia jonica reggina non è stata mai rappresentata negli ultimi anni.

2) Il Presidente Tavecchio si è spesso confrontato con Befera, capo dell’agenzia delle entrate, ai fini di ammorbidire una massiccia azione accertatrice che nell’intero stivale ha coinvolto centinaia di società; è pacifico che il futuro del dilettantismo si giochi proprio su questa partita, relativa alle fatturazioni per sponsorizzazioni sino all’importo di 200.000 euro. Quale è il suo pensiero in merito?

E’ giusto che lo Stato intervenga con dei controlli però è anche vero che in un momento di crisi mondiale nella quale siamo tutti coinvolti, le sponsorizzazioni rappresentano una linfa vitale per ogni società di calcio quindi va individuata una transazione che sia utile ad ambo le  parti.

3) Capitolo allenatori. Esiste una regola che protegge il rapporto lavorativo tra società e tecnici, i quali attraverso una specifica vertenza, riescono a recuperare l’intera somma pattuita pur essendo stati esonerati. Allo stesso tempo, diversi calciatori impegnati nove mesi a servizio della stessa società di appartenenza, spesso vengono retribuiti soltanto tre mesi, mentre l’allenatore che lavora tre mesi incassa il corrispettivo di nove mesi. Ritiene che siamo in presenza di una disparità di trattamento? In tal caso, quali soluzioni suggerisce?

Secondo me l’allenatore deve essere giustamente tutelato poichè avendo firmato un contratto le società dovrebbero rispettarlo; in caso  di esonero, è corretto pagarlo per l’intera stagione sportiva tranne che non  sia lui a rinunciare quanto dovuto.

4) Capitolo calciatori. Meritocrazia e minutaggio, dovrebbero rappresentare le componenti basilari nella valutazione del rapporto economico tra società e calciatori. Sarebbe opportuno rispolverare il concetto del premio partita ed eventuali bonus legati agli obiettivi personali e di squadra, convertendo così il rapporto derivante dall’ingaggio fisso?

Sono pienamente d’accordo a modificare il rapporto tra società e calciatori legato oggi ad un rimborso spese fisso; per cui l’idea di spronare il gruppo al fine di raggiungere importanti obiettivi può essere quella di  rispolverare i premi partita e i bonus magari individuali legati al rendimento.

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