ECCELLENZA 21ª GIORNATA: L’aquila viola ha spiccato il volo

Ad un primo tempo attendista, nel quale il Soverato ha meglio interpretato le indicazioni del proprio tecnico, la Gioiese ha contrapposto una ripresa completamente diversa, giocata con maggior cattiveria, determinazione e, se vogliamo, con la consapevolezza di essere oramai una grande squadra che, al momento giusto, diviene mortifera. I viola di Mario Dal Torrione, infatti, hanno colpito con freddezza glaciale, mettendo in evidenza l’acume tattico di un tecnico navigato in questa categoria e che dimostra di essere pronto a ben altri palcoscenici. Il primo tempo, dicevamo, ha visto prevalere i cavallucci marini di mister Galati, compagine giovane, che non molla mai e che sviluppa buone trame di gioco, il tutto, però, fino ai 16 metri, laddove appare evidente l’assenza di un vero stoccatore, capace di finalizzare le trame imbastite. La Gioiese, pertanto, pur giocando con il baricentro basso e soffrendo forse troppo nella zona nevralgica del campo, laddove Lombardo e Spanò sembrano soffrire troppo un terreno gibboso, ai limiti della praticabilità, non corre grandi pericoli, sostenuta dai propri tifosi e da un gruppetto di ultras sambiasini (oggi la serie D riposava) giunti a dar man forte ai gemellati di Gioia Tauro. Come al solito nutrito, colorato e chiassoso lo zoccolo duro del tifo viola che ha sfidato neve, freddo ed interruzioni stradali, pur di poter aiutare i propri beniamini. Più scarso numericamente, ma come sempre corretto ed ospitale il pubblico di casa che ha assistito alla partita nello stesso settore, dimostrando tutta la grande civiltà del popolo soveratese. Dopo aver sorseggiato qualcosa di caldo (e qualcuno anche di forte!) nell’intervallo, la ripresa è tutta un’altra musica. I cori degli Ultras Viola Gioitani vanno in crescendo, così come cresce la Gioiese che s’impadronisce del centrocampo anche grazie al migliore di giornata che si chiama Nando Guerrisi. Il mediano dai piedi buoni, metaurino purosangue, dimostra personalità, gioca col cuore ed usa il cervello. L’ingresso di Nesci (altro giovane dalla buona tecnica) funge da cordiale e quando Dal Torrione inserisce Vittorio Barilà al posto di Pirrotta, il profumo di gol aleggia nell’aria. L’inserimento, alla mezz’ora, del classe ’93 di Bagnara, è degno del miglior Marchisio, la rete si gonfia, la tribuna del “Baldassarre Sinopoli” esplode di gioia. Al coro Gioiese Gioiese non sono più solo gli ultras a cantare, ma tutti, vecchi e giovani, uniti in un’unica voce. Il raddoppio di Nesci, a pochi minuti dal termine, è solo il sigillo di un match già deciso, mentre la rete della bandiera, siglata da Procopio, è il giusto premio all’impegno profuso dai catanzaresi. Finisce, così, sotto un cielo plumbeo ed un arcobaleno che fa da coreografia ai carri carnescialeschi che sfilano tra le vie di Soverato. La squadra capitanata da Panuccio raccoglie il giusto applauso sotto la tribuna, il freddo è pungente ma i cuori e gli animi sono bollenti, le aquile viola hanno spiccato il volo.

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