ECCELLENZA 18ª GIORNATA: La Gioiese cade ancora tra le polemiche

N. GIOIESE: Panuccio 7 (13′ st Bonito 6), Cosoleto 5, Cassaro 5, Nesci 5, Dieni 5.5, Taverniti 5, Crucitti 6, Lombardo 5.5, Frittitta 5, Iervasi 5, Pirrotta 5.5 (23′ pt Vita 5) (13′ st Cambria 5.5). In panchina: Brancati, Guerrisi, Russo, Spanò. Allenatore: Dal Torrione 5.5
ROCCELLA: Occhiuzzi 6, Ienco 7, Laaribi 7, Varrà 6.5, Carrato 7 (45′ st Carrà sv), Sorgiovanni Mat. 6.5, Sorgiovanni Mar. 6, Calabrese 6.5, Saffioti 6.5 (20′ st Seminara 6), Di Maggio 7, El Audi 7. In panchina: Belcastro, Sainato, Trimboli, Kanfri, Martino. Allenatore: Ferraro 6.5
ARBITRO: Marianello di Paola 4 (Terenzio e Cucumo di Cosenza 3)
MARCATORI: 10′ pt El Audi; 17′ st Ienco
NOTE: Giornata di nuvolosa e terreno in condizioni sufficienti, spettatori presenti 600 circa. Ammoniti Cassaro, Dieni, Lombardo, Frittitta, Iervasi (NG) Sorgiovanni Mat. (R). Calci d’angolo 5 – 4, recupero 2′ pt – 3′ st.

Per una volta partiamo dalla fine. Dalle dichiarazioni post gara di un match, quello tra Gioiese e Roccella, che ha lasciato il segno tra le fila viola. «Perdere con il Roccella ci può anche stare – commenta amareggiato il presidente Rombolà – anche perchè noi non attraversiamo un momento positivo, ma l’atteggiamento della terna arbitrale oggi è stato deplorevole ed ha influito sul risultato finale. Io mi domando – continua Rombolà – com’è possibile inviare una terna tutta cosentina a dirigere una gara così delicata, quando ci stiamo giocando il campionato proprio contro una compagine della provincia di Cosenza». Le dichiarazioni del patron metaurino sono l’istantanea di un incontro che ha esasperato gli animi dei tifosi presenti al “P. Stanganelli”. Il Roccella, di fatti, si dimostra la bestia nera della Gioiese e, dopo il doppio 2-0 nella semifinale di Coppa Italia, si concede il tris, infliggendo il medesimo risultato. Vittoria, comunque, meritata per volontà, cattiveria agonistica e furbizia messa in campo. Tutto il contrario dei viola i quali, dopo la sosta natalizia, appaiono i “gemelli diversi” rispetto a quelli visti nella prima metà di campionato. Svogliati, poco cattivi ed ingenui, incapaci di reagire al gol subito e poco propensi a concludere a rete, cosa che prima avveniva con grande facilità. Quelle poche volte, poi, che ci si presenta a tu per tu con Occhiuzzi ci pensa la terna a spegnere gli entusiasmi, così come avvenuto allo scadere della prima frazione di gioco allorquando, sul parziale di 0-1, Crucitti scambia con un compagno, entra in area e deposita in rete, vedendosi annullare il gol per un offside inconcepibile. Il Roccella era passato in vantaggio con merito, grazie ad un gran gol siglato da El Audi, il quale al 10′ batteva Panuccio con un tiro a giro che s’insaccava sotto l’incrocio. Le avvisaglie della rete ospite si erano, però, già avute in precedenza, quando Calabrese colpiva la traversa con un bolide da fuori area. I viola, comunque, subito lo svantaggio, tentavano di riequilibrare le sorti dell’incontro ma, al 26′ il colpo di testa di Frittitta, da buona posizione, terminava di poco a lato. Troppo poco per impensierire una squadra che, forte del vantaggio, punge di rimessa. Solo due miracoli di Panuccio, al 32′ ed al 38′, negano la gioia del gol a Di Maggio. Poi, allo scadere, arriva l’episodio già raccontato in precedenza e, da li, la gara sfuggirà completamente di mano alla giacchetta nera. La ripresa inizia con una conclusione di Nesci che sfiora l’incrocio. Mister Dal Torrione, quindi, aumenta il peso offensivo inserendo Cambria e, al 17′, con la squadra sbilanciata in avanti, gli amaranto dimostrano tutto il loro grande cinismo. Ienco, ruba palla proprio a Cambria, commettendo un fallo sul quale sorvola l’arbitro, il giovane terzino s’invola sulla fascia e con grande freddezza batte l’incolpevole Bonito. È il colpo del k.o. che mette in ghiacciaia il risultato e vanifica i disperati tentativi dei gioiesi i quali, susseguentemente ad una punizione calciata da Lombardo, recriminano per un fallo di mani in area roccellese, ma è troppo tardi, il copione è già scritto.

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