COPPA ITALIA DILETTANTI: Il Roccella vince a Gioia e va in finale

N. GIOIESE: Panuccio 6, Cosoleto 6, Cassaro 6.5, Spanò 5.5 (31′ st Dieni sv), Brancati 6.5, Taverniti 6.5 (31′ st Barilà sv), Vindigni 5.5 (17′ st Sacco 6), Lombardo 5.5, Pascu 5.5, Pirrotta 5.5, Vita 5. In panchina: Arena, Brancati, Cascas, Russo. Allenatore: Dal Torrione 6.
ROCCELLA: Occhiuzzi 6, Ienco, 6, Oliva 7, Varrà 7, Carrato 6.5, Seminara 6, Sorgiovanni Mar. 6, Laaribi 7, El Audi 5, (34′ st Calabrese sv) Di Maggio 6 (42′ st Muscatello sv), Belcastro G. 5 (11′ st Trimboli 5.5). In panchina: Belcastro C., Albanese, Sorgiovanni Mat., Khanfri. Allenatore: Ferraro 6.5
ARBITRO: Maraniello di Paola 5 (Nocella e Sciammarella di Paola)
MARCATORI: 32′ st Oliva, 41′ st Laaribi (R)
NOTE: Terreno di gioco in discrete condizioni, presenti circa 200 spettatori di cui una ventina ospiti. Ammoniti Panuccio, Cassaro, Sacco (NG), Trimboli (R). Calci d’angolo 9 – 2, recupero 1′ pt – 1′ st.

Il copione si ripete, oramai è divenuta quasi una consuetudine, la Nuova Gioiese abbandona sempre la Coppa Italia sul più bello, ad un passo dalla finale. Stavolta è il Roccella ad avere la meglio sulla compagine pianigiana che, a dire il vero, aveva compromesso il proprio cammino già nella partita d’andata, allorquando gli amaranto di mister Ferraro s’imposero per 2-0. Stesso identico punteggio di quest’ultimo match, anche se i due gol ospiti sono arrivati ad un quarto d’ora dalla fine, con la squadra di casa già rassegnata e ed imbottita di under (ben sei). Una gara, quella di Pascu e compagni, quasi a senso unico sotto il profilo del possesso palla, ma poco concreta in fase di finalizzazione e, soprattutto, giocata senza quel briciolo di cattiveria agonistica che serve quando c’è da ribaltare un risultato. Tante e troppo pesanti le assenze per mister Dal Torrione, costretto a rinunciare a Crucitti e Cambria, infortunati, Iervasi e Guerrisi, squalificati. Giocatori che coprono ruoli cardine nello scacchiere del tecnico pianigiano, costretto ad stravolgere lo schieramento, imperniato s’una difesa esperta e con il solo Pascu, dei “grandi”, in avanti. Di contro, Ferraro non può contare su Saffioti e Carrà e dispone un 4-3-1-2 che vede Di Maggio a supporto di El Audi e Belcastro, con Oliva cursore di fascia, sempre pronto negli inserimenti. Il primo tempo tutto di marca viola, ma le conclusioni pericolose si possono contare sulle dita di una mano. Al 18′ un calcio d’angolo ben calibrato da Lombardo trova pronto l’incursore Cassaro che, con un piattone, manda la sfera a sfiorare il palo alla destra di Occhiuzzi. Poi tanto possesso palla per la Gioiese che torna a farsi pericolosa ancora su calcio da fermo. Al 38′, infatti, sempre dai piedi di Lombardo parte la traiettoria giusta, stavolta raccolta da Brancati che, di testa, crea ai tifosi in tribuna l’illusione ottica del gol. Qualche minuto dopo, al 41′, anche il Roccella si affaccia per la prima volta dalle parti di Panuccio e lo fa con Laaribi, il quale entra in area e calcia di destro, ma il suo tiro si perde sul fondo. Nella ripresa i padroni di casa sembrano subito in palla ed al 2′ una cavalcata travolgente di Pascu non viene premiata da Vita che non riesce ad agganciare il traversone del rumeno. Al 17′ occasione ghiotta per Lombardo che, dal limite con un ampio specchio della porta disponibile, sbaglia mira e spedisce a lato. Alla mezz’ora, con le speranza ridotte ormai al lumicino i metaurini mandano altri giovani in campo e vengono puniti dal cinismo di un Roccella che va in gol d’esperienza. Al 32′ punizione sul vertice sinistro dell’area viola, s’incarica della battuta il solito Di Maggio che pennella sul secondo palo dov’è puntuale Oliva ad insaccare alle spalle di Panuccio. È il gol che chiude ogni discorso anche se c’è ancora tempo per il raddoppio di Laaribi, il quale al 41′ deposita in rete con un bel colpo sotto e va a festeggiare con i propri tifosi il meritato accesso del Roccella alla finale di Coppa Italia.

Foto a cura di Salvatore Pazzano

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