NON SOLO SPORT – Rosalba Forciniti tra Sport e Beneficenza ad Haiti Novembre 2012

Rosalba Forciniti ad Haiti

Un uragano di iniziativa la judoka azzurra Rosalba Forcinti. L’olimpionica di Longobucco, bronzo a Londra 2012 nella categoria 52 kg, è un vulcanico iperattivo che non conosce soste. Dopo la mini pausa post olimpica, i festeggiamenti e il dovuto relax, la campionessa cosentina del gruppo Carabinieri è tornata a far parlare di se. Attraverso l’arte del judo la Forciniti ha indossato il kimono azzurro questa volta per recarsi dall’altra parte del mondo. Destinazione Haiti per la bionda Rosalba e iniziativa lungimirante che le fa onore e che soprattutto la vede impegnate nel sociale a carattere internazionale. Da premettere che prima della partenza per Haiti, la Forciniti ha effettuato un lungo tour per promuovere la disciplina del judo in diverse piazze e palestre delle città italiane tra cui alcune anche della sua Calabria. In queste ultime settimane, invece, il viaggio ad Haiti dove tanti bimbi, molti orfani del terremoto del 2010, sono rimasti incuriositi dal sorriso e dalla disponibilità di questa giovane ragazza che ha esibito anche le tecniche della stessa arte marziale. Forciniti giunta per portare doni e sorrisi ma anche per allenare i bambini degli orfanotrofi della fondazione pluripremiata, in tema di solidarietà, Francesca Rava Nph presso la struttura creata da Padre Rick del Foyer Saint Louis che accoglie 160 bambini orfani del terremoto o in disperato bisogno e con i 40 piccolini dell’adiacente Baby House. Attratti e u po’ increduli molti di loro sono stati conquistati dalla bionda olimpionica calabrese che al ritorno dalla spedizione ha raccontato: «E’ stata un avventura unica e emozionante. Ho iniziato un progetto importante all’insegna del Judo qualche settimana fa in quel di Haiti con i bimbi che, causa il terremoto, sono meno fortunati e orfani. Spero che attraverso la disciplina che mi ha reso famosa si possa aiutare chi ne ha veramente bisogno. L’auspicio è che ci sia continuità grazie all’appoggio di chi mi sta vicino perché c’è bisogno di sinergia tra le parti. L’appello per chi mi segue e mi ascolta è di seguirmi nelle varie iniziative che proseguiranno nel tempo a favore dei più deboli. Ringrazio Dio che ho conosciuto gente splendida come gli amici della Fondazione Francesca Rava dove mi appoggio per questa iniziativa. Non nascondo le mie remore nel fidarmi in un mondo dove esistono anche delle brutte abitudini ma mi sono resa conto che lo staff della Fondazione Rava è valido e soprattutto ho visto con i miei occhi quello che hanno fatto e creato laggiù. Nei giorni di permanenza ad Haiti ho preso atto che è un po’ la terra del niente e per questo ho accettato la sfida che si può e possiamo vincere tutti insieme con un personale contributo offerto da ognuno di noi. Adottare un bambino a distanza è già un grosso contributo.

Rosalba Forciniti da lezioni di judo

Per le adozioni si ci può informare semplicemente sul sito della fondazione Francesca Rava (http://fondazionefrancescarava.wordpress.com) dove con un piccolo aiuto possiamo aiutare tanta gente. A Gennaio tornerò ad Haiti per proseguire questa marcia di solidarietà che insieme a tanti intendiamo condurre in porto». Non solo effetto benefico, però, per Rosalba ma anche il pensiero alle fatiche sportive che riprenderanno prossimamente: «Per fortuna sono impegnate su più fronti compresi i tour tra le varie palestre italiane e nei tanti progetti del sociale a cui tango molto. Sul fronte sportivo mi sto curando alcuni acciacchi e presto tornerò ad allenarmi per gli impegni del prossimo anno. Nel 2013 ad aprile vi sono gli Europei di Budapest dove cercherò di arrivarci al meglio della condizione psicofisica. Intanto, mi dedico a tanti progetti ed alcuni riguardano anche la mia terra per cui non voglio svelare nulla ma solo per scaramanzia. Se mi muovo così celermente è perché voglio proseguire una serie di idee che ho in cantiere partendo sempre da quella filosofia di vita che mi ha insegnato il judo che mi ha educato e dato tanto e che può elargire tanto anche ad altre persone nella crescita di vita individuale e sociale».

Articolo di Cristian Fiorentino

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