ECCELLENZA CALABRESE: Cassaroooooooo! Gioiese capolista all’ultimo respiro

Tu chiamale se vuoi emozioni! Al 92′ dell’incontro tra Siderno e Gioiese qualche tifoso più attempato o dalle coronarie ballerine ha rischiato la dipartita prematura. Colpa di Davide Cassaro, l’ultimo a mollare in casa viola, il quale sigla un gol pesantissimo e scatena il boato dei circa 100 tifosi gioiesi in trasferta al “F. Raciti” di Siderno. A fine gara il boato che si eleva sembra decuplicare gli spettatori giunti da Gioia Tauro che con tutta la voce rimasta in gola urlavano un “salutate la capolista” che mancava da troppo tempo ormai. Riavvolgendo leggermente il nastro del pomeriggio in terra jonica, però, si possono notare patimenti e nervosismi delle due compagini che si affrontavano in uno stato psicofisico totalmente diverso. Già decimato dai daspo e dalle squalifiche, il team di Pippo La Face subisce dopo appena 2 giri di lancetta la giusta espulsione dell’esperto difensore Carabetta, reo secondo il direttore di gara Degli Esposti, giunto direttamente dalla via Emilia, di aver colpito con una gomitata Marius Pascu. La posizione dell’arbitro era favorevole e le proteste dei padroni di casa sono state blande, pertanto il match prende subito una piega consona agli ospiti di mister Mario Dal Torrione, ancora squalificato, ancora in tribuna a sgolarsi ed emanare direttive di trapattoniana memoria (leggasi fischi n.d.c.). Col Siderno in inferiorità numerica e consapevoli della propria forza ecco che i metaurini compiono l’errore più grosso di quest’inizio stagione, ammorbidendosi notevolmente e facendo il gioco dei biancoazzurri di casa, scaltri quanto fortunati nel riuscire a non prendere gol. Mettiamoci anche le continue interruzioni di gioco (se avessimo calcolato il tempo effettivo non saremmo arrivati neanche a 50′) e la continua caccia al tesoro, a cui i viola dovevano sottoporsi ogni qualvolta la sfera terminava fuori, che il primo tempo si chiude sul nulla di fatto. Nella ripresa, col calo di condizione dei padroni di casa, la Gioiese recita un monologo, ma appare poco lucida e parecchio spuntata, negli uomini, solitamente, risolutivi. Pascu e Crucitti sono appannati, Iervasi si danna ma non punge, mentre il giovane Vita è troppo poco cattivo. L’innesto di Cambria cambia di poco l’andazzo e, pertanto, ci deve pensare Davide Cassaro, salito dalle retrovie, con la sua proverbiale freddezza in fase offensiva a togliere le castagne dal fuoco, lanciando un segnale forte al campionato: la Gioiese non molla mai. Tutti sotto la tribuna del “Raciti”, allora, salutate la capolista.

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