ESCLUSIVA GS / IL PUNTO DI ROBERTO SAVERINO: «Gioiese: occorre ritrovare credibilità» – SULL’ATTACCANTE: «Il tempo delle “vacche grasse” è terminato, l’idea di ingaggiare Iervasi non sarebbe male»

di Roberto Saverino

Ritrovare credibilità agli occhi dei tifosi e degli addetti ai lavori. E’ questo il primo obiettivo che dovranno porsi i calciatori della N. Gioiese per l’ormai imminente prossima stagione. L’anno passato ha aperto gli occhi a tanti, ma non si possono dimenticare certe prestazioni balorde e lo scarso attaccamento ai colori sociali messo in mostra da chi ha indossato la maglia viola. Tutto, però, fa scuola e quanto accaduto nella passata stagione sarà da monito per i nuovi e per chi è rimasto, nel senso che non saranno ammessi errori. Intendiamoci: la Gioiese non deve vincere il campionato e non ha una rosa per essere la candidata numero uno alla promozione, ma organico alla mano quella di Mario Dal Torrione sembra una formazione competitiva, pur con qualche dubbio ed una lacuna.

Partiamo, però, dalla certezze. La prima è relativa a Panuccio: fra i pali è una garanzia, anche se il tecnico dovrà “rischiare” l’under in porta in certe gare sulla carta “non impegnative”, per avere un giocatore esperto in più di movimento. A proposito degli under, sarà importante farli crescere bene e capire dove impiegarli, ma questo dipende dal modulo che il tecnico intenderà utilizzare. Più under duttili ci sono e meglio è, in modo da non far sentire gli over come indispensabili.

E siamo alla difesa: Cassaro e Taverniti sono due ottimi giocatori, ma nessuno dei due è un leader (e non a caso inizialmente ci si era orientati su Varrà). Entrambi sono calciatori che avrebbero bisogno di essere guidati, cosa che è quasi sempre avvenuta in passato, fermo restando che si dovrebbero completare bene a vicenda. Magari sarà l’anno giusto per fare il salto di qualità. Staremo a vedere se la scelta fatta in sede di mercato si sarà rivelata la più giusta. Brancati, invece, è un buon rincalzo e poi bisognerà vedere la qualità degli under che il trainer verosimilmente impiegherà sugli esterni bassi.

In mediana è rimasto Guerrisi: è piccolo e sembra fragile, ma in realtà è un combattente e piace perché garantisce dinamismo e vivacità. Questo ragazzo, gioiese doc, va ancor di più coccolato e curato e in tal senso dovrà essere Lombardo a dargli una grossa mano di aiuto. Il pezzo pregiato, nella mediana viola, sarà proprio lui. Il valore del calciatore non si discute, il suo passato neppure, ma l’anno scorso a Roccella ha fatto male. Se il vero Lombardo è quello dello scorso anno, allora per Dal Torrione saranno guai, ma se invece la Gioiese ritroverà quel centrocampista dinamico e di qualità, allora ci si stropiccerà gli occhi. Sempre in mediana potrebbe essere un bell’acquisto Vita, giovane esterno che a Brancaleone ha fatto bene. Anche in questo caso molto dipende dal modulo che vorrà utilizzare il trainer, che tra l’altro dispone di due degli esterni più forti del torneo. Cambria e Crucitti sono elementi da utilizzare sia nel 4-4-2 come ali di centrocampo, sia nel 4-3-3 come esterni d’attacco. Il primo garantisce anche un discreto bottino di reti, mentre il secondo, dopo l’anonimo campionato edizione 2011-12, deve ritornare a dimostrare tutte le proprie qualità, che sono evidenti.

E siamo all’attacco (ed alla lacuna ancora esistente in organico). Pascu non è un bomber da venti reti a stagione e questo è bene tenerlo subito presente. Si tratta, però, di un elemento molto duttile (non a caso Figliomeni a Roccella lo scorso anno lo ha utilizzato anche da terzino sinistro), che garantisce la doppia cifra di marcature, ma al quale andrebbe affiancato un altro attaccante in grado di offrire un discreto bottino di reti. Siccome grossi bomber in giro non ce ne sono e poiché chi è rimasto libero spara cifre da capogiro, non capendo che il tempo delle “vacche grasse” è terminato, è bene provare a prendere un attaccante che costa poco, che ha voglia di riscattarsi e che potrebbe raggiungere anch’egli la doppia cifra. Sotto questo aspetto l’idea di Iervasi non sarebbe male. Lui e Pascu una ventina di gol, in totale, dovrebbero garantirla.

Ma non sarebbe male trovare un attaccante under di un certo calore, per avere qualche alternativa in più. I grossi nomi non sempre sono sinonimo di successo (basta vedere cosa è accaduto l’anno scorso) e di questi tempi la differenza la fanno soprattutto gli under di qualità.

Ampie garanzie, infine, offre lo staff tecnico, anche se per far bene occorrerà avere un campo di gioco degno di tal nome ed una tifoseria numerosa e rumorosa.

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