SERIE D – Harakiri Cosenza, non ci sta Tommaso Napoli

IL Cosenza in vantaggio 3 – 1 sul Sant’Antonio Abate, nell’ultimo quarto d’ora si fa raggiungere sul 3 – 3. Aveva ridotto a – 2 lo svantaggio dalla capolista Hintereggio scombente in  casa 0 – 2 con la Nissa.  Nell’ultimo turno l’Hintereggio sarebbe stato impegnato ad Acri che ha bisogno di punti x salvarsi, il Cosenza poteva superarlo, qualora avesse perso o raggiunto, qualora avesse pareggiato. In quel caso ci sarebbe stato spareggio non classifica avulsa, dove il CS sarebbe stato in vantaggio. L’Hinterreggio è quindi promosso in Seconda Divisione (se solo si pensa che la Vigor Lamezia dopo il 1986 – 87, su 11 partecipazioni non c’è più riuscita……) con una gironata di anticipo pur perdendo in casa.

Il tecnico, a fine gara, si sfoga: “Forse qualcuno oggi gioisce. Ma per cosa? Il Cosenza è di tutti. Sappiate una cosa: ci facciamo del male da soli”. E attacca: “Potevamo vincere il campionato anche senza società”.

Napoli come non lo avete mai visto. O forse sarebbe meglio dire: Napoli come non lo avete mai sentito. Il tecnico siciliano continua la sua striscia di
imbattibilità sulla panchina rossoblù. Eppure, dopo un trend positivo, il pari odierno costa la promozione diretta per un Cosenza che, fino alla mezzora della ripresa, era riuscito a tenere aperto il campionato.

Questo l’esordio dell’allenatore silano in sala stampa. “Sono stato l’unico ridicolo a credere che ancora i giochi fossero aperti. Oggi nessuno si aspettava che il campionato potesse riaprirsi. Poi il resto non lo commento. Voglio dire solo una cosa. Sono
passato come calciatore e passerò anche come allenatore. Tocca a tutti voi, giornalisti e ambiente remare dalla stessa parte. Ciò che è la prima squadra è anche il settore giovanile. Forse qualcuno oggi gioisce. Ma per cosa? Il Cosenza
è di tutti. Tranne se non si vuole restare nei dilettanti. Cerchiamo di farci un esame di coscienza. Non lo abbiamo perso oggi il campionato. Anche senza società
potevamo vincere.”.

Poi rincara la dose. “Sappiate una cosa: ci facciamo del
male da soli. E poi che si sappia: non mi manovra nessuno. Posso essere scarso come allenatore ma non mi manovra nessuno. Chiedo scusa ai tifosi io per quello che è accaduto. Loro ci hanno creduto. E Cosenza non appartiene a noi ma alla
città e ai suoi tifosi”.

Finale pungente. “Sappiate che se rimango qui sarà una guerra”.

Fonte: Antonello Greco – CosenzaChannel.it

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